yanopin
Si dice che lo Spritz esista da oltre cent'anni, si presume che la sua origine sia da collocare nel periodo austoungarico dagli stessi soldati austriaci, che trovando il vino Veneto troppo alcolico, rispetto al tenore cui erano avvezzi, lo allungavano con un goccio di selz o acqua frizzante. Il Suo nome deriva proprio dalla parola austriaca "spritzen", che significa "spruzzare".
Da buon Veneziano posso confermare che nelle vere "cicchetterie" il mitico spritz era fatto di semplice vino bianco e acqua frizzante. Solo col passare degli anni vi sono state apportate varie modifiche fino a renderlo un vero e proprio aperitivo.
La sua notorietà a livello nazionale è avvenuta tramite la pubblicità di una nota casa produttrice di bevande alcoliche che ad inizio 2008 ha avviato una campagna pubblicitaria inneggiante al consumo di Aperol Spritz. Infatti se oggi ordini uno spritz a Bari lo sanno fare anche loro, tuttavia l'originale rimane sempre a noi Veneti.

E adesso arriva pure la rivoluzione, firmata da Mon­telvini e Moletto (cantine vinicole nel Trevigiano): lo spritz sarà venduto in fusto e sarà così servito alla spina. Tutto questo solo per far prima, però così si rischia di cancellare il rito che personalizza l’aperi­tivo in ogni bar.
Per esser sicuri di non patire il furto dell’idea, hanno addirittura deciso di registrare il marchio con il nome di «SpritzOne».

Credo che i professionisti del marketing abbiano fatto un ottimo lavoro, permettendo allo Spritz di emergere in tutto il territorio Italiano, tuttavia sono del parere che le origini delle cose dovrebbero sempre essere mantenute.
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3 Responses
  1. sam Says:

    Spritz alla spina.....aberrante!!! Onestamente non credo proprio che sarà paragonabile a quello fatto nel modo tradizionale, e questo nonostante il fatto che in alcuni bar non lo sapessero proprio fare!!!


  2. Lucatechno Says:
    Questo commento è stato eliminato dall'autore.

  3. Lucatechno Says:

    Io lo bevo sempre bianco ! :) quello all'Aperol non mi piace molto..