Unknown
Da sempre le parole in inglese fanno parte del nostro vocabolario, anche mia nonna usava parole in lingua inglese, quali? Beh per esempio Spray, computer ed una volta mi ha chiesto se volevo un panino con il chewing-gum! 

Negli anni però l'inglese si è sempre più consolidato nel nostro vocabolario e ai giorni nostri ormai mescoliamo, a volte in modo ridicolo, le lingue e spesso solo perché fa figo. 

L'attuale generazione di 40 enni, mi ci metto dentro pure io ormai, ha un discreto livello di inglese. Qualche mio coetaneo ha avuto la fortuna di studiarlo fin dalle elementari, oggi lo insegnano dall'asilo. 

Noto però che con l'avvio dei social network, la velocità di rinnovo delle tecnologie e la voglia di essere fighi, spesso si usano per iscritto e parlato degli strafalcioni assurdi. 

Gli strafalcioni verbali sono di due tipi: lo stressare le parole in inglese quando si parla in Italiano e l'utilizzo esagerato di termini che si possono anche dire in italiano. 

Di recente mi è capitato di vedere un video di un italiano che abita a New York. Un italiano che non sta lì da anni e che nemmeno è madre lingua, lo si sente parlare in italiano e quando pronuncia New York invece di dire Niu Iork, pronuncia con un conato di vomito una cosa tipo Nu youark, in un altro video dice la parola Manhattan, un italiano direbbe Manattan, lui stressa la pronuncia e diventa una cosa tipo Menhaeddan. Il problema è che il suo accento chiaramente Barese lo rende poco credibile.



Un altro esempio di stress di pronuncia è successo di recente con una mia collega. Tutti siamo capaci di dire Matt Damon nel seguente modo come l'ha detto lei: Maett Dàeimon, solo che ci pare un tantino ridicolo e ci limitiamo ad un semplice Met demon. 


Poi abbiamo l'utilizzo a sproposito di alcuni vocaboli: "guarda ieri ho ricevuto troppe call e non ho avuto tempo di vedere il mio boy!". Ora capisco che sei una indispensabile segretaria d'azienda, ma puoi anche dirmi che hai avuto tante telefonate di lavoro, perché se io ti dico che ho dei rosters assurdi tu non sai nemmeno di cosa io stia parlando. Ma soprattutto il tuo boy è toy? 



Vogliamo parlare di quando le SNEAKERS le chiamavamo scarpe da ginnastica? Oppure una volta andavamo in palestra ad allenarci, ora si fa il WORK OUT, quanto ci piace americanizzarci! 

Fino ad un anno fa ci si faceva una foto, ora grazie a quella foto della notte degli Oscar 2014, ci si fa la SELFIE, che poi spesso questa parola viene tradotta erroneamente in FOTO, infatti mi è stato chiesto: "mi fai un selfie?"... Ahahaha, NO!



La parola MAIL la usiamo spesso in modo errato, dire "controllo la posta elettronica" risulta obsoleto, meglio un "controllo la mail", sarebbe e-mail, ma si sa sono troppo bacchettone, comunque solo mia mamma dice Imein o imelda.



Poi tutti si sentono di poter osare e scrivere post sui social network in inglese, dimenticando le regole base  come un genitivo sassone, la S alla fine del verbo quando si parla di una terza persona singolare, oppure il fatto che alcuni vocaboli al plurale cambiano quindi se devi scrivere che il tuo gatto sogna i topolini non puoi scrivere Mouses, perché il plurale di mouse è un altro, oppure ho visto mamme scrivere "Having fun with My childs", no cavolo, no!!


Ci sono parole che però non riusciamo a tradurre, o meglio suonano male tradotte in italiano! Iniziamo dal classico COMPUTER, come lo tradurreste? Beh i francesi e gli spagnoli hanno tradotto pure quello, ma si sa so' francesi e so' spagnoli! Oppure TABLET! Tavoletta? Pillola? No rimane TABLET! Anche se alcuni sostituiscono la parola tablet con iPad, ecco no! Vogliamo parlare dello SMARTPHONE? Telefono intelligente?! Naaaa! 




È bello provare a parlare o scrivere in inglese, anche per chi non ha studiato, però prima diamo un occhio alle regole base della grammatica italiana perché, ahimè spesso vedo degli "orrori" pure in italiano! 



Unknown



Non posso non tornare sull'argomento alimentazione. Qualche tempo fa scrissi questo post sulle alimentazioni vegane e vegetariane. Ma adesso voglio allargare un po' il discorso, partendo da un post che ho scritto qualche giorno fa sulla mia pagina facebook. E' da un po' di tempo che sul noto social si vedono post allarmanti su per esempio "I tre veleni bianchi" riferendosi a farina, zucchero e sale, oppure "Il latte è la causa dei tumori" riferendosi al famoso the china study, o ancora ""l'olio di palma presente ovunque"... Insomma, tutti titoli che riguardano cose da sapere su ciò che mangiamo. Inutile dire che sono tutti post che sconsigliano di volta in volta di mangiare questo o quello.

Dicevo, leggendo tutti sti titoloni mi è venuto spontaneo scrivere un post, ve lo riporto:
"Allora, ricapitoliamo. 
Latte no, fa venire il cancro e indebolisce le ossa.
Carne no, non si deve essere cadaveriani ed è pure cancerogena.
Uova no, derivano da sfruttamento assurdo degli animali.
Formaggi no, vedi latte. 
Pane no, la farina bianca è accusata delle peggiori nefandezze come molti altri alimenti raffinati.
Pasta no, vedi farina.
Zucchero manco parlarne.
Sale no, aumenta la pressione e causa un sacco di danni.
Bibite no. Hanno troppo zucchero, o hanno aspartame, peggio ancora.
Verdure ni, nel senso che devi coltivartele, altrimenti rischi che arrivino tipo dalla terra dei fuochi e praticamente radioattive.
Insomma... Salutisti dei miei stivali… che cazzo dovremmo mangiare? Io resto della mia idea. Di tutto un po', senza leggere troppe stronzate su internet. Che tanto online trovi tutte le cose più allarmanti. E poi il contrario. E poi la smentita. E il contrario della smentita. E il parere della zia Genoveffa.
Fanculo.
Vado al burger king a mangiare un whooper. Ciao. "

Non mi pareva di aver scritto una cosa così allarmante. Era un post ovviamente ironico e provocatorio, tanto è vero che alla fine chiudo scrivendo che voglio andare a mangiare uno dei cibi spazzatura per antonomasia, cosa che in quell'occasione non avevo peraltro alcuna intenzione di fare.

Ma ecco il lato "divertente" della cosa. Qualcuno si è sentito chiamato in causa. Indovinate chi? I vegani. Nonostante il mio post non fosse rivolto a loro, nemmeno nelle mie idee, giuro.

Evidentemente c'è qualcosa nei vegani che li fa scattare ogni volta che leggono qualcosa che ha a che fare con l'alimentazione, forse perché a loro manca quella che è la vera alimentazione, quella che da soddisfazione...

Inutile dire che i commenti hanno in breve preso un tono molto aspro e a volte cattivo, ma tant'è, è nello spirito di Facebook che questo accada.

vi riporto uno stralcio di commento, catturando un'immagine...



Credo che si commenti da sola. Io non capisco. A sti qua gli parte l'embolo per una cosa che onestamente mai avrei pensato potesse portare a certe discussioni.

Io mi sono semplicemente chiesto come sia possibile mangiare sano visto che poi ogni cosa che mangi c'è qualcuno che paventa studi che dimostrano che fa male. Tra l'altro ogni uno di questi supposti studi ne ha altri che affermano esattamente il contrario, oppure ne ha altri che lo smentiscono catalogandolo come una bufala.

Prendi "The China study". Uno dei più noti. (Tra l'altro frutto di una ricerca di 40 anni fa, ormai vecchiotta direi) Afferma che bisogna mangiare sano, integrale e bla bla bla, ma soprattutto punta il dito contro il latte e i derivati, dicendo che questo fantomatico studio che hanno fatto dimostra che fa assolutamente male, che è la causa dell'osteoporosi e via dicendo. Ok. Ma se uno è curioso (e io lo sono) poi fa qualche ricerca in più rispetto al link che ti propone facebook e dove peraltro, in un modo o nell'altro, si arriva alla pagina dove comperare il libro. E scopre che ci sono numerose ricerche smontano quel libro pezzo per pezzo, dimostrando che è una bufala clamorosa messa in piedi solo per appunto... vendere libri. E allora? Chi ha ragione?

I vegani sono convinti di essere i tenutari dell'unica ragione esistente. Ci si deve nutrire solo di erba. non si devono mangiare cadaveri di animali. Eh vabbe'. Non metto in dubbio il fatto che sia una alimentazione sana. Solo che non esiste al mondo che loro abbiano ragione a tutti i costi quando sostengono che carne e derivati animali non si devono nemmeno vedere da lontano.

Tralascio l'aspetto etico della cosa che ho già affrontato nel precedente post. Qui parlo di cose da mangiare che fanno bene o che fanno male. Loro dicono che ci sono fior di studi che dimostrano che l'alimentazione vegana è l'unica possibile per stare bene. Io (e molti altri) dico che ci sono fior di studi che dimostrano l'esatto contrario. Loro dicono che gli studi a cui mi riferisco sono sponsorizzati dall'industria della carne. Io dico che sarebbero un tantino troppi. E che loro hanno una visione un tantino troppo inquadrata della cosa e vorrebbero imporla al mondo. Ma siccome non ci riescono si sentono frustrati, e si sfogano come possono.

Tra l'altro le verdure (e i cereali e molto altro) che compri sono tutt'altro che sane. Vengono coltivate in modo che intensivo è dire poco, e inondate di pesticidi e quant'altro per farle arrivare sane sul banco del mercato. E il cibo bio... è bio solo se quello a fianco non distribuisce atrazina come fosse zucchero a velo su una torta paradiso. Che poi è solitamente ciò che avviene.

Poi ok, è vero. Al giorno d'oggi si consuma troppa carne a scapito delle verdure. E spesso i genitori educano i figli dandogli da mangiare le cose che risultano più comode, non più sane. Purtroppo è vero. Pero' da lì a dire che solo la dieta vegana è quella giusta.... Ho una notizia per i vegani. Moriremo tutti. Anche loro.