yanopin

Oggi voglio essere polemico. Che cosa ne pensate di questa foto. E' il Ponte "Calatrava" ora chiamto dal Signor Cacciari il Ponte della Costituzione. Ma vi rendete conto che razza di lecca c...., come si fa a chiamare un ponte di Venezia in questa maniera?!
Non so se qualcuno si ricorda che tempo fa il Gazzettino di Venezia fece una specie di gioco per i veneziani. Diede un tagliando da ritagliare da una pagina del giornale con la richiesta a scrivere il nome che più piaceva da dare al ponte. Io lo spedii con un nome molto significativo. Scrissi "Ponte Gata-Naka" visto il folto numero di visitatori giapponesi (chi capisce la battuta polemica si faccia na risata!). Io non sono contro il quarto ponte del Canal Grande, perchè visto la mia venezianità lo trovo utile, ti fa risparmiare tempo e strada. Se arrivi da Piazzale Roma o ci devi andare, ti fa saltare tutto il tragitto per la riviera di San Simeon Piccolo. Io sono contrario allo stile del nuovo ponte. Come si fa a concepire una struttura così moderna in un complesso così antico e archittetonico come Venezia. In più ho scoperto che ha già difetti da non poco, partendo da alcuni gradini che hanno larghezza doppia rispetto a quelli che precedono e a quelli che seguono. In questi punti il pavimento del ponte è diviso in tre corsie: ai lati vetro opaco antiscivolo, al centro pietra (trachite). Secondo il direttore dei lavori ingegner Salvatore Vento, i più distratti o le persone con problemi alla vista possono non percepire immediatamente il cambio di ritmo della pedata e rischiano dunque di cadere. Ieri guardando DeeJay Italia parlavano proprio delle persone che hanno denunciato il fatto al comune di Venezia, non pochi!
In più ho letto che la parte fatta in marmo inizia gia a crepare sui lati, non male come inizio. Sarà anche un ottimo architetto il sig. Santiago Calatrava, ma forse per Venezia ce ne voleva uno un pò più all'altezza.
8 Responses
  1. Unknown Says:

    Quella dei gradini doppi mi mancava... non ho parole. Concordo con Yano (era un post che volevo fare anche io) e aggiungo che il costo del ponte è stato uno sproposito, 11 e rotti milioni di euro... non dico altro.


  2. AG Says:

    il problema è Venezia, annessi e connessi. Calatrava è un geniale professionista, se vai a Valencia, Bilbao, Santiago del Cile ha progettato opere di molto superiori, senza critiche e senza problemi... ogni cosa fatta qui invece va a finire male. L'opera in sè è brillante... peccato il resto intorno...


  3. AG Says:

    sono cmq in disaccordo con chi dice che l'opera è troppo moderna per stare a Venezia. Facciamo come la Fenice, ricostruita a fotocopia...che è venuta uno schifo! Nel resto del mondo la modernità sgomita per affiancare e sostituire certe opere obsolete, in Italia invece non si deve nemmeno imbiancare un muro, perchè deve restare antico. Queste sono opinioni, ma la mentalità di conservazione è una roccaforte da abbattere prima poi, altrimenti qua SI CHIUDE BOTTEGA e si va ALTROVE!


  4. Anonimo Says:

    rocket, mi dispiace ma non sono assolutamente daccordo con te...io sono una progressista straconvinta, per me bisognerebbe sempre cercare il cambiamento ed il miglioramento...questo però non dovrebbe assolutamente andare a discapito di storia e cultura! ed è quasto che città come venezia sono, storia! il ponte a me non dispiace e in quel contesto non sta neppure troppo male, p.le roma non è uno dei posti più "tipici" della città, ma di certo non si può dire che rispecchi lo stile del resto di venezia... il problema di molti veneziani, però, è che quel ponte non era voluto dalla cittadinanza, punto! oltre al fatto che si è presto trasformato in un pozzo mangiasoldi... lungo il canal grande ci sarebbero stati parecchi altri posti in cui sarebbe stato utile avere un ponte in più...il fatto che si sia deciso di farlo a 200m da uno degli altri 3 non sembrava molto sensato a nessuno! poi fa comodo, per carità...ma non era così strettamente necessario da giustificare ne la spesa ne i disagi che la sua LUNGA realizzazione ha portato a chi, come me all'epoca, ci passava di fianco tutti i giorni!


  5. Anonimo Says:

    AG aka "Rocket" devo contraddirti. 1
    Il fatto che Calatrava sia un geniale professionista è alquanto da mettere in dubbio sulla progettazione del ponte in questione. Tecnicamente non è camminabile, si scivola ed è molto scomodo. Quando si progetta qualcosa si deve tener presente la sua fruibilità ed il suo uso, cosa da lui mancata in pieno! Cosa innamissibile per un architetto anche alle prime armi! Ti ricordo che un altro ponte simile sempre creato da lui in un altra nazione è sul punto del non ritorno. Gli scalini si rompono sempre con ulteriori sprechi economici. Alla faccia del genio, l'opera non è per niente brillante ma una vergogna tecnica ed esteticamente si è visto di meglio.
    2
    Il fatto che la Fenice sia stata ricostruita a fotocopia è più che ovvio! Se restauri qualcosa la cambi? La ricostruzione doveva essere il più fedele possibile, è nell'ordine dei lavori storici, cosa volevi fare una Fenice nuova? Allora non sarebbe stato più il teatro la Fenice ma qualcosaltro. Poi vorrei capire dove sia venuta male, devo ancora vederla. Non si parla di un palazzo degli anni 80 ma di un vero e proprio monumento.

    3
    Ti ricordo che i beni culturali vanno mantenuti così come sono, per preservare una storia. Il fatto di sgomitare per avere cose moderne non ha precisamente luogo come dici tu a Venezia, puoi aggiungere qualcosa ma che non rovini il paesaggio e l'equilibrio artisticostorico che si è creato nei secoli e ripeto nei secoli. Se facessimo come vuoi tu perderemmo delle opere artistiche di enorme valore, questo non sta ne in cielo ne in terra! Venezia è una città unica che ha un valore storico nella sua totalità. Se vuoi trasformare Miami poco cambia ma non Venezia. La mentalità di conservazione che ti citi come il demonio è un amare la storia e preservarla come bene culturale. é proprio per via di chi ha questa mentalità che tu puoi studiare e ammirare opere d'arte e capire da dove veniamo per progettare un futuro migliore. Il futuro non si costruisce eliminando la storia ma conoscendola e proteggendola come esempio, così potremo capire chi siamo e dove è meglio che ci dirigiamo.


  6. AG Says:
    Questo commento è stato eliminato dall'autore.

  7. AG Says:

    1 sulla fuibilità e i costi meglio non parlarne, sono daccordo

    2 per quanto riguarda la Fenice, non proseguo l'argomento poichè non è un restauro, ma un rifacimento.
    "La ricostruzione doveva essere il più fedele possibile"... ma chi lo ha detto? c'era una legge forse?!
    Esteticamente non è come prima, acusticamente nemmeno...

    3 nessuno ha parlato di demolire Venezia e nemmeno di cambiarla. Ma che opera pansavate possibile oggi?! Pensavate a un ponte in pietra d'istria?! Solo questo, nulla di polemico.

    Non posterò oltre su questa cosa, ma posso compredere complessivamente la delusione/rabbia di chi abitualmente fruirà di questo ponte della discordia... almeno mi auguro che faccia risparmiare qualche minuto ai pendolari. In 5 anni di università avrebbe fatto comodo anche a me!


  8. Anonimo Says:

    E ma che palle con sta storia che è troppo moderno per Venezia...
    Neanche io avrei usato il vetro (che poi, come insegna la Scienza delle Costruzioni, come materiale da costruzione fa +ttosto schifo)
    ma è un'opera bella.

    Casso voléo far?
    'n'altro Rialto?
    A far fotocopia?
    Ma par la carità.

    Quel che è stato è stato, se c'è bisogno del nuovo bisogna fare nuovo.