Quando tutto il mondo ti da la caccia è inevitabile che ti prendano. Quando lo fanno per davvero intendo. (Ogni riferimento è puramente casuale n.d.b.)
Del suo sito avevo parlato in tempi non sospetti. E già gli davano la caccia.
Adesso l'hanno arrestato. Ma secondo alcuni è stato lui a "consegnarsi" alla polizia.
Fattostà che iultimamente non se l'è vista molto bene.
Ultimamente wikileaks era senza neppure nome di dominio (ultimamente il nome del sito è http://213.251.145.96/ ma chissà se e per quanto resterà questo), coi server spenti in mezzo mondo, l'account Paypal chiuso, il conto svizzero chiuso (Sempre che ne avesse uno solo), le polizie intercontinentali a caccia, accuse farlocche di stupro. Insomma gli hanno messo i bastoni fra le ruote in ogni modo possibile.Ma Assange diceva che il suo sito era a prova di attacco, a prova di tutto. E ha dichiarato che 100.000 copie dei documenti erano già state inviate sottoforma crittata ad altrettante persone. In caso di blocco totale sarebbero partite le password verso tutte queste persone e i documenti a quel punto sarebbero diventati di pubblico dominio comunque.
Ho usato il condizionale perchè in questo caso è tutto così ombroso che non si può capire fin dove si spingeranno quelli di wikileaks (certo non è solo Assange a portare avanti la baracca no?) e fin dove si spingeranno quelli che invece vorrebbero mettere a tacere i presunti documenti compromettenti.
Io credo che i documenti scottino. Altrimenti non si spiegherebbe un tale spiegamento di mezzi e forze per fermarli. E credo che Assange non se la passerà molto bene. Probabilmente lo interrogheranno in maniera molto persuasiva... E chissà.