Oggi in Italia c'è sciopero. Contro la cosiddetta legge Bavaglio.
Sciopero sacrosanto, indubbiamente. Ma... c'è un ma, anzi due.
Primo punto. In Italia secondo me gli scioperi perdono la metà della loro credibilità ed efficacia perché si fanno sempre di Venerdì. Sembra più una scusa per allungare il week end che non per protestare.
Secondo punto. Lo sciopero dei giornalisti a mio parere è decisamente fuori luogo. Uno sciopero dell'informazione contro la legge che colpisce l'informazione. Su questo punto do' ragione a Feltri e a Travaglio (che di certo non hanno le stesse idee di solito ma in questo caso si). Si mettessero invece d'accordo e facessero un bell'articolo su tutti i giornali che spieghi bene ed in maniera indipendente la legge, e perché, così com'è, è ingiusta. Protestassero sfruttando il potere dei mass media anziché spegnendoli per un giorno.
Detto questo... Una legge per limitare un pelo le intercettazioni ci può anche stare. O meglio... per limitare la pubblicazione di notizie che spesso sono tese più allo scoop che non alla notizia in sé. Ma da lì a impedire del tutto la pubblicazione e a non informare in nessun modo i cittadini di quanto si scopre... ce ne passa. A me personalmente non frega nulla se mi intercettano. Uno che mi dice non voglio essere intercettato è come se dicesse "ho la coscienza sporca". Che diamine...
Accetto critiche anche feroci sul mio pensiero. Buon giorno Blog!