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Per la serie "forse non tutti sanno che..." in questi tempi di controlli fiscali serrati in cui sembra che tutti i commercianti e gli artigiani siano ladri ho trovato uno sfogo di un tipo che ha scritto qualche riga sul blog di Grillo. Ve lo riporto pari pari, tanto son poche righe.

"Libero professionista. Una cosa che molti non sanno... (e ci giudicano), lo Stato da me vuole la metà di quello che guadagno, ma quest'anno uscito dal regime dei minimi (ho più di 35 anni). Lo Stato vuole le tasse di quest'anno (circa 4mila euro) più le tasse dell'anno prossimo anticipate (totale OTTOMILA!). Sgranando gli occhi chiedo al mio commercialista "Ma se poi non riesco a guadagnare gli stessi soldi di quest'anno?". Mi ha risposto "Vai a credito", cioè lo Stato vuole i miei soldi PRIMA. E allora, se è così, voglio gli stessi interessi che chiedono le banche sui finanziamenti. Se l'anno prossimo dovrò pagare 2mila euro di tasse e ne ho versati 4mila (per presunzione di reddito), allora voglio gli interessi altro che "Vai a credito!". Raffaele Giordano

Ovviamente è una cosa che succede anche a me. L'ultima volta ho chiesto anche io la stessa cosa al mio commercialista...

Un altro bel capitolo riguarda gli studi di settore. Non molti sanno come funzionano. In pratica ci sono delle tabelle standard secondo cui a seconda della tua attività e di quanto consumi (in materiale, ma anche in energia elettrica per esempio) secondo lo stato devi avere un certo reddito. Cioè nel mio caso, se ho comprato 100 bobine di carta devo aver venduto tot stampe. Pazienza se poi ho buttato 10 bobine perchè la macchina non funzionava o se sto svendendo sottocosto degli articoli perchè tanto son vecchi e non li vuole più nessuno.

La cosa divertente è che poi lo stato ti dice: "bene, dovevi guadagnare 100 e invece hai dichiarato di guadagnare 70. Adesso se non vuoi un controllo approfondito devi pagarmi le tasse anche sui 30 di differenza. A me suona tanto di ricatto sta cosa. Soprattutto perchè davvero, le variabili in un lavoro sono un milione in più di quelle che prevedono loro ed è davvero impresa ardua riuscire a rientrare negli studi di settore. Tristezza.

Ecco, volevo raccontarvi la mia su un aspetto forse meno conosciuto di artigiani e commercianti.
Nel paese dove un esponente di un partito (Lusi della Margherita) ruba miliardi e come maxima punizione lo cacciano dal partito... Senza mandarlo in galera e senza obbligarlo alla restituzione (evidentemente i soldi del partito non è considerato reato rubarli, tanto sono i nostri)  a noi artigiani ci chiedono le tasse in anticipo e ci ricattano se guadagnamo meno di quello che si aspettano. E poi mi dite che non c'è da incazzarsi???

La vignetta è su gentile concessione di GavaVenezia


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