Ogni tanto anche le grandi multinazionale sbagliano. E' la storia di una grossa multinazionale delle medicine omeopatiche (non faccio il nome, sai mai che ci ripensano) che ha citato un blog perchè asseriva che nelle medicine omeopatiche non c'è manco l'ombra del principio attivo. In pratica diceva che ci vendono pastiglie di zucchero e boccette di acqua distillata.
Ora, lungi da me aprire un dibattito scientifico su un argomento di cui so poco o nulla, fatto stà che sto povero blogger si è visto arrivare una minaccia di querela.
La cosa però ha avuto degli effetti imprevisti. Il blog che era visitato da qualche centinaio di persone improvvisamente è stato al centro dell'attenzione... tutta la rete ha cominciato a riportare la notizia di una multinazionale che si era scagliata contro un piccolo blogger e alla fine è approdata addirittura sulle pagine del prestigioso giornale di medicina British Medical Journal a firma di Fabio Turone che ha intervistato sia il blogger che la multinazionale.
In buona sostanza la multinazionale è rimasta spiazzata dalla reazione della rete e si è trovata in obbligo di scrivere una lettera di scuse al blogger.
Ma ormai la frittata era fatta. Un fatto che poteva passare inosservato grazie all'azione della multinazionale è invece arrivato all'attenzione di milioni di persone. E con lui il dubbio che forse nelle medicine omeopatiche non c'è un tubo.
Le multinazionali devono imparare che al giorno d'oggi le notizie corrono molto veloci...
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Ora, lungi da me aprire un dibattito scientifico su un argomento di cui so poco o nulla, fatto stà che sto povero blogger si è visto arrivare una minaccia di querela.
La cosa però ha avuto degli effetti imprevisti. Il blog che era visitato da qualche centinaio di persone improvvisamente è stato al centro dell'attenzione... tutta la rete ha cominciato a riportare la notizia di una multinazionale che si era scagliata contro un piccolo blogger e alla fine è approdata addirittura sulle pagine del prestigioso giornale di medicina British Medical Journal a firma di Fabio Turone che ha intervistato sia il blogger che la multinazionale.
In buona sostanza la multinazionale è rimasta spiazzata dalla reazione della rete e si è trovata in obbligo di scrivere una lettera di scuse al blogger.
Ma ormai la frittata era fatta. Un fatto che poteva passare inosservato grazie all'azione della multinazionale è invece arrivato all'attenzione di milioni di persone. E con lui il dubbio che forse nelle medicine omeopatiche non c'è un tubo.
Le multinazionali devono imparare che al giorno d'oggi le notizie corrono molto veloci...
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