Unknown


Vista la puntata di Report di ieri sera... vi ripropongo un post che avevo fatto un bel po' di tempo fa... rivisto e corretto.
I cellulari fanno male. O meglio... non fanno bene. Certo che ormai sono una cosa alla quale è impensabile rinunciare. Ma l'auricolare (quello col cavo) è un dovere. E mandare sms anzichè telefonare... dovrebbe diventare la norma. Nel limite del possibile.

Ci sono due cose che non capisco e che non condivido in chi dice che è inevitabile farsi del male e che tanto ce ne facciamo in abbondanza con mille cose quindi tantovale...

La prima è che non capisco perchè bisogna arrendersi all'evidenza. OK, non è che io smetto di usare il cellulare pur sapendo che ha degli "effetti collaterali". Così come non smetto di prendere medicinali. Ma ci sono delle grosse differenze. Dei medicinali ho bisogno, altrimenti ci rimetto le penne. Di mangiare ho bisogno e non posso materialmente coltivarmi tutto in casa. Di ricaricare il telefonino senza cavi (sitema che sta prendendo piede con certi dispositivi) non ho bisogno. E posso anche telefonare con l'auricolare senza problemi e senza rinunciare a nulla. Insomma ci sono delle cose alle quali si puo' rinunciare tranquillamente, quindi perchè volere a tutti i costi farsi ancora più male di quanto già non ce ne facciamo con le cose alle quali invece purtroppo non si puo' rinunciare? E' troppo qualunquista dire "eh ma allora dovrei andare a vivere da eremita in mezzo ai boschi". Sappiamo benissimo che nessuno lo farà mai. Bisogna nella nostra vita moderna cercare di tutelarci almeno per quelle cose che non costa fatica fare. E' come i fumatori che dicono che tanto di qualcosa bisogna morire. E' un ragionamento ipocrita di chi non ha coraggio di ammettere che è completamente dipendente dalle sigarette.

La seconda cosa è che siccome purtroppo nessuno ci verrà mai a dire la verità sui danni che fanno tutte ste cose nel dubbio dovrebbe prevalere il buonsenso. E il buonsenso ci dice che tutte ste cose ci migliorano la vita ma bisognerebbe non abusarne. Come per le medicine. E allora torniamo al ragionamento di prima, non abusarne vuol dire tenere un comportamento che limiti il danno, pur consentendomi di migliorare la mia vita tramite le tecnologie moderne. La cosa che mi fa incazzare di più è che le grandi multinazionali della telefonia hanno tutto l'interesse a non diffondere i veri dati sulla dannosità dei loro prodotti. Nessuno ti spiega che il tuo telefonino per raggiungere il ponte radio deve necessariamente emettere microonde e in che quantità. E che poi tutti  si incazzano per l'antenna vicino a casa ma poi magari hanno due telefonini in tasca. Che emettono la stessa cosa se non di più.

E quando ti viene un neurinoma in testa hai un bel dire "eh ma tanto non è detto che sia stato causato da questo"...

Insomma non è il mio compito convincere nessuno, ma solo informare ed esprimere la mia opinione. Poi ognuno ovviamente trarrà le proprie conclusioni. Report in questo caso ha fatto un bel servizio. Andate sul sito a vederlo per intero. E se volete commentate!


Unknown


Non so dire se sia tutto vero o no. Ma certo fa impressione. E' una sorta di Italia got talent indiano... E questi non so se hanno più talento o più pazzia. Guardare per credere. E io che pensavo che fossero solo gli italiani ad essere disposti a tutto per 5 minuti di celebrità!!



Unknown
Oggi voglio spiegarvi la mia avventura con il Kindle, l'ebook reader più venduto al mondo. Si è rotto. Me l'hanno sostituito. Gratis. Cose che voi Italiani...
Ma andiamo con Ordine. Era maggio quando decisi di acquistarlo. Me lo riguardavo nel sito di Amazon da mesi, affascinato da quel display opaco, con l'inchiostro elettronico come lo chiamano loro. Lo vendono solo su Amazon.com, il sito Americano. Lo ordinai e dopo 3 giorni mi fu recapitato. Dall'America con furore, è il caso di dirlo. Non sto qui ad elencarvi tutte le caratteristiche tecniche che trovate nel sito ufficiale. Adesso poi sono uscite anche le versioni touch ed a colori. Sappiate solo che per chi come me è un avido lettore di libri è davvero eccezionale. Si legge anche sotto il sole (il display non è retroilluminato) ma non non si legge al buio. Proprio come un libro. Non da fastidio agli occhi. La batteria dura settimane. Si possono prendere appunti, si possono mettere segnalibri e quant'altro. E non da ultimo da la possibilità di navigare in Internet in 3G (oltre che in wi-fi) con collegamento gratuito. Si, con tutti i limiti del caso. Non è un Tablet, toglietevelo dalla testa. Però se uno vuole andarsi a vedere che so, il sito di repubblica.it, lo puo' fare senza problemi.  Assolutamente gratis.
Ma dicevo... portarsi in ferie tutti i libri che vuoi con un peso di 140 grammi... non ha prezzo.
Romperlo all'inizio della vacanza... nemmeno. Dannazione. Per un caso mi ci sono appoggiato sopra di peso, e tra il mio peso e il display c'era la macchina fotografica. Quando ho sentito Crack ho capito, ma ormai era fatta.
Display a righe. e-book reader inservibile. Rotto. Spaccato in due. Inutile dire le maledizioni che mi son tirato addosso da solo.
Sta di fatto che  ho provato ad informarmi sul come fare per far riparare il kindle presso qualche riparatore ufficiale. Nessuno sembrava saperne nulla. Sul sito ufficiale di amazon si chiedeva chiaramente di telefonargli in caso di problemi. Ma avete mai parlato con un americano per telefono? Sembra che si mettano un paio di olive ascolane in bocca prima di parlare, e quando non parlano per slang si strascicano le parole che manco i cani che abbaiano...
Opto per il messaggio scritto.
Gli spiego il problema e loro mi mandano il link alla pagina delle istruzioni per l'uso, dove si spiega come fare il reset. Ovviamente gli riscrivo e a quel punto loro mi chiedono di chiamarli. OK. Mi cognato sa bene l'inglese. Lo coinvolgo e gli chiedo di fare sta telefonata.  Nulla da fare. Tra uno strascicamento ed un'altro capiamo (poco e male) che te lo cambiano con uno nuovo ma che devi pagare quello nuovo. Dopodichè gli mandi quello vecchio e valutano se è da riparare in garanzia ti rimborsano i soldi.
Insomma per non farla troppo lunga dopo 3 telefonate avevamo capito 3 cose diverse. Gli operatori che rispondevano al telefono erano pure gentili, ma ragazzi che fatica.  Alla fine ho fatto in modo che un mio amico che parla inglese tutti i giorni per lavoro  telefonasse di nuovo per vedere se avevo capito bene e come si doveva procedere. E stavolta, miracolo, ha risposto una signorina che aveva una voce molto più chiara. E ci spiega che loro ti cambiano il prodotto con uno nuovo e che i soldi te li rimborsano a prescindere. Eh? Pronto??? Come???
Detto, fatto. Alle ore 19 di venerdì abbiamo fatto la telefonata. Alle 19.30  mi è arrivata la mail che  il mio nuovo kindle era stato spedito con relativo addebito sulla carta di credito. Alle 19.35 mi arriva la mail che mi hanno fatto il rimborso della cifra spesa. E subito dopo la mail che mi dice di fargli un fax delle spese per la spedizione del vecchio, che mi rimborsano pure quelle. Martedì alle 11 avevo il kindle nuovo in mano. Meno di due giorni lavorativi.

Che dire? Quelli Amazon sanno davvero cosa vuol dire avere un servizio clienti efficace. E, aparte le ovvie incomprensioni dovute alla lingua, si sono dimostrati efficienti e davvero solerti nel risolvere la questione. Senza problemi, senza fare storie. Davvero ammirevole. Se la stessa cosa succede con un'azienda in Italia... Ti passano i numeri del centro assistenza che poi non riconoscono, che poi non è compito loro... insomma storie ordinarie per noi italioti.
Ecco. Volevo portarvi a conoscenza della mia felice esperienza con Amazon. :-)



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Unknown


C'è crisi. Non c'è crisi. E' un tormentone ormai. Lungi da me fare il dibattito politico.
Ma due parole due devo dirle per forza.
La prima. Berlusconi subito prima di dimettersi ha fatto approvare la legge di stabilità. Alzi la mano chi tra voi sa cosa contenga. Potrebbero averci aumentato l'iva al 40% ma nessuno lo saprebbe. Nemmeno in rete ne ho trovato traccia. L'unica traccia che ho trovato è un poco rassicurante innalzamento dei limiti di elettromagnetismo  nell'ambiente. Non male. Hanno fatto un tal clamore con il fatto che il governo era stato battuto e che  Berlusconi doveva dimettersi... che nessuno ha parlato poi di quello che hanno approvato. Complimenti per la distrazione di massa.

Seconda. Mario Monti. Non vi è puzzata un po' sta cosa? Improvvisamente sto tizio che viene messo lì per  riportare l'Italia sulla retta via. Eh si, come no. Il problema è capire chi è sto signore che ci viene imposto dall'alto come fosse un dio. Be' sembrerebbe che (semplificando molto eh) questo tizio sia un amico delle banche. In particolare della Goldman Sachs. E come in Grecia qualche giorno fa anche qui da noi un tecnico (un bancario) deve prendere il posto di comando per prendere decisioni impopolari. E magari per parare il didietro alle banche che sarebbero poi all'origine di tutto sto casino. Basta leggere qui per intuire come funzionano i giochini finanziari. La paura fa accettare qualsiasi cosa....

Ok, io non sono bravo a parlare di politica. Ma mi pare veramente assurdo. Vi invito a vedere il video che ho postato. Apre uno scenario nuovo e decisamente... inquietante.
E per chi non ha tempo da perdere un riassunto di 40 secondi di Crozza. :-)



Basta ridere. C'è solo da incazzarsi qua!!


Unknown


La stampante 3D esiste. Non è una cosa uscita da chissà che film di fantascienza. Beppe grillo nei suoi spettacoli la mostra già da un paio d'anni. Era una versione più rudimentale quella che mostrava lui, ma era un'inizio. Poi la tecnica ha fatto progressi. E anche se per ora gli oggetti che fa sono tutti abbastanza piccoli, ma  hanno già fatto passi avanti rispetto ai primi prototipi permettendogli di stampare a colori.
La novità non è da poco. Per di più adesso è nato un sito, sculpteo.com, che ti permette di stampare online qualsiasi oggetto in 3D che ti viene poi recapitato a casa. Quindi, se siete dei disegnatori CAD potete divertirvi.
I costi non son propriamente economici. Ma per esempio per un lavoro professionale potrebbe essere irrilevante. Spendere 50 euro per avere un ingranaggio particolare che altrimenti non si trova da nessuna parte... non è sicuramente un gran prezzo.
Il sito in questione vende anche un sacco di oggetti (inutili perlopiù) realizzati con questa stampante. E guardate il video vedete un po' come funziona.
Adesso restano da vedere gli sviluppi futuri...


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Unknown

Mentre facevo le foto alle canarie impegnandomi non poco ho visto   e ovviamente fotografato un esemplare di Homo apple photographus.... E io che mi porto via pesanti macchine fotografiche...

Questo post è conseguente a quello dell'altro giorno sul mio viaggio di lavoro/vacanza alle Canarie, Isola di Tenerife. Eccolo qui.

E' dura ritornare al lavoro. E' dura soprattutto se ti arriva da pagare l'assicurazione e non ci riesci perchè ti accorgi che il conto in banca è all'asciutto. Che caxxo... Li avevo fatti bene i conti. Ma non conti mai tutto quello che c'è da contare. Ci son troppe cose a cui star dietro. L'assicurazione del negozio. Quella personale. L'Iva-l'inps-lefatture-ifornitori-iltelefono-l'enel-lavesta-l'affitto.... Cavolo pare si fossero messi d'accordo. Tutti insieme. Ottimo. Qualcosa ti sfugge per forza. Non c'è verso. Forse le mie capacità imprenditoriali a volte hanno dei limiti. Mi ci vorrebbe il segretario personale. Vabbe'. Poi leggi che la Carlucci dice che il suo stipendio gli basta a malapena. Povera. E non ti viene da incazzarti?

Ok. Sto diventando polemico. E' più forte di me. Com'è come non è... quando torni dalle ferie il benessere ed il relax ti dura si e no 24 ore. Poi torni ad incazzarti paro paro a prima.
Eh che cavolo. Arrivo a casa io, decido di tornare a scrivere sul blog e cosa succede? Alluvioni, Terremoti, Governi che cadono, minacce di guerra all'Iran. Eh che diamine. Devo guardare più cartoni animati e meno telegiornali.
In compenso ho trovato un sito carino, che mi pare simpatico. Si chiama "schifo di vita" e raccoglie lo sfogo di tutti quelli a cui va storto qualcosa. Si possono scrivere brevi aneddoti di cose spiacevoli ma divertenti. Buttateci un occhio.

Unknown

Mentre scrivo questo post sono in aereo. Ryanair ovviamente. Ovviamente non solo per me, ma soprattutto per il mio portafoglio. Sono tornato a scrivere sul blog dopo più di un mese di assenza proprio mentre sto tornando da un bel viaggio di lavoro-vacanza a Tenerife. Davvero. Il mio post di qualche tempo fa diceva che da quando ci sono facebook e altri si fa più fatica a scrivere sul blog. E' vero e lo confermo. I social network sono la malattia mortale dei blog. Ma non importa. Mi piace così. Questo è il mio spazio, sono le mie idee. Non voglio metterle a forza sulla bacheca di tutti i miei amici. Chi vuole venire a leggere i miei deliri è libero di farlo qui, e magari di commentarli.

Dicevo... Sono sull'aereo di ritorno da Tenerife. Volo verso Bergamo. 4 ore da passare nel mio posto B, fila 10. Pressato tra i miei due compagni di volo dell'occasione che per fortuna non mi sono estranei. Si, pressato, chi vola ryanair sa cosa intendo. Finora tra le altre cose mi hanno proposto di comprare da bere, da mangiare, sigarette per fumare a bordo, giornali, orologi, gratta e vinci e gli immancabili profumi duty free. Il gratta e vinci l'ho preso. E domattina devo comunque andare a lavorare. :-) D'altronde i biglietti aerei sono a basso prezzo, qualcosa di extra dovranno pur tentare di vendere no?

Vacanza intensa quella alle Canarie.
Brezzolina primaverile e 20 gradi la sera. Abbigliamento estivo obbligatorio. Spiaggia (quasi) obbligatoria. Chi mi conosce sa che non amo particolarmente il caldo. Ma Tenerife fa eccezione. Se viene definita l'isola dell'eterna primavera ci sarà un motivo no? E a me la primavera piace....
Be' insomma... La mia missione era quella di documentare fotograficamente l'isola. Missione compiuta. Circa 700 scatti effettuati. Adesso dovrò fare una selezione, altra missione tutt'altro che semplice. La parte più interessante di tutto il viaggio sono stati i tramonti. Anticiperò con questo post una immagine. Ripresa attraverso le fronde degli alberi del Teide (Il vulcano che sovrasta l'isola) ed effettuata al termine di un magnifico barbecue fatto in compagnia dei miei due compagni di viaggio. Ecco, se vi sta venendo un po' di invidia... be' ho raggiunto lo scopo. :-)
Ovviamente ci sono anche i più classici tramonti sull'oceano, attraverso le fronde delle palme. Vi aggiornerò con il link quando le pubblicherò, e qui non voglio spingermi oltre. Operazione invidia conclusa. :-)

L'aspetto meno appariscente, ma non meno tangibile è l'atmosfera che si respira in quest'isola. Appena scendi dall'aereo ti accorgi che l'aria che ti avvolge è diversa. E non solo per la temperatura. Più pura. più semplice. Più leggera. E poi ti giri. Sei lì, sulla pista dell'aereoporto e già ti prende un coccolone. Un panorama mozzafiato, subito, così, che ti avvolge. Da un lato la montagna che non riesci a vedere quanto alta sia e dall'altro il mare. Sconfinato, di un azzurro che non ti immagini, luccicante sotto un sole che ti fa sentire, non so perchè, a casa.
Ok, mi rendo conto che sembrano deliri di uno appena tornato da una vacanza. E invece no. Questa è la sesta o settima volta che ci vado. E ogni volta è lo stesso. Anche quando ci sono stato per 2-3 giorni solo. (Avete presente la pubblicità di una nota compagnia di crociere dove il tipo piangeva a dirotto quando tornava? ecco...) Ovviamente servirebbe un libro per descrivere l'isola e le sue meraviglie. E non è questo il luogo. Pero' credetemi se vi dico che passare dalla montagna (3718 metri il vulcano e in alcuni mesi largamente innevato) alla spiaggia (a prendere il sole) in meno di un'ora... non ha prezzo.

Poi ci sono gli aspetti più pratici e divertenti.
- I Canari non sanno parcheggiare. Decisamente. Su una fila di 20 parcheggi riescono a volte a farci stare 12 auto, a volte anche 25. Un caos.
- I Canari non sanno cosa sia un caffè macchiato. Ok, il caffè che fanno fa già schifo di suo e questo me lo aspetto. Ma la macchiatura proprio non la concepiscono. Una volta ti guardano come se gli avessi chiesto di servirti una barra d'uranio, altre volte ti danno un bicchierone di latte per fare un macchiato freddo. Oppure ti fanno un caffelatte. Insomma, una impresa disperata.
- I Canari amano alla follia l'aglio e la cipolla. Ce li trovi ovunque. E alcuni loro piatti tipici sono praticamente a base d'aglio. un esempio? Il pollo al mojo. Il mojo è una salsina rossa a base di peperoncino dolce e aglio. Molto aglio. Il pollo viene fritto e poi viene ricoperto di questa salsina. A me piace da impazzire, ma poi guai a chi mi si avvicina, ho l'alito mortale fino al giorno dopo.
- I Canari fanno tutte le cose tipiche da abitanti delle isole tropicali. Surf, windsurf, kitesurf ecc ecc. L'oceano regala delle giornate con onde decisamente alte.
- E dulcis in fundo... i Canari non parlano spagnolo. Parlano canaro. Che è uno spagnolo parlato veloce e con un'oliva (ascolana) in bocca. Uno spagnolo un po' lo capisci. Un canaro no.

Ecco. adesso stiamo passando un po' di turbolenze con l'ereo. Si balla. E mi rendo conto di aver fatto un pos molto lungo. D'altronde... Era da un mese che non leggevate nulla, almeno adesso vi rifate un pochino no?
La morale è che secondo me... un giretto a Tenerife val la pena farlo. Ormai con ryanair i voli costano poco e (anche se gli orari di partenza costringono alzatacce memorabili) in 4 ore sei in un altro mondo. Cavolo quelli dell'ufficio del turismo devrebbero pagarmi. :-)

Volevo ringraziare della compagnia e dell'opportunità i miei due compagni. Uno è Fabio, titolare di infocanarie.com, l'altro è Simone, Samuele per gli amici. Senza di loro la vacanza non sarebbe stata la stessa. I donuts mi mancheranno. Cavolo. Un sacco di cose mi mancano sempre quando torno!!



Unknown

Blog in pausa.
Tante idee ma decisamente troppo da fare in studio per trovare il tempo di scrivere qualcosa di sensato, visto che non mi piace fare i copia/incolla. Se qualche mio collaboratore di blog vuole scrivere qualcosa... bene, altrimenti io per un po' di giorni devo assentarmi e fare una blog-pausa...
A presto!



Unknown
Articolo tratto da Die Press e ripubblicato  su PressEurope. Lo riporto anche io, perchè questo sembra davvero lo scenario probabile che ci aspetta. Alcune cose descritte sono già successe e fanno tremare. La descrizione di quello che hanno dovuto subire i greci per tentare di non affondare è imbarazzante. Spero davvero che da noi non si debba arrivare a tanto, ma ho tanta paura...
Buona lettura:

La crisi della Grecia viene spesso imputata ai suoi cittadini, definiti spendaccioni e irresponsabili. Ma a guardare da vicino la loro vita è ormai un sacrificio senza fine.
Non si può rimanere zitti di fronte alle dichiarazioni dei più alti responsabili europei, talvolta al limite dell'assurdo, su questi "fannulloni" greci che si rifiutano di "risparmiare".

Da 16 mesi ho una seconda casa ad Atene, e ho vissuto questa drammatica situazione sul posto. Ci si lamenta che i piani di risparmio non funzionano perché i redditi fiscali diminuiscono. Si rimette in discussione la volontà dei greci di fare economie. Ma diamo qualche cifra concreta:

- Riduzione degli stipendi e delle pensione fino al 30 per cento.

- Taglio dello stipendio minimo a 600 euro.

- Drastico aumento dei prezzi (gasolio e benzina, 100 per cento; elettricità, riscaldamento, gas, trasporti pubblici, 50 per cento).

- Un terzo delle 165mila imprese commerciali è fallito, un terzo non è più in grado di pagare gli stipendi. Ovunque ad Atene si possono vedere cartelli gialli con la scritta "Enoikiazetai" in rosso – "Affittasi".

- In questa miseria i consumi (l'economia greca è stata sempre molto incentrata sui consumi) si sono ridotti in modo catastrofico. Le coppie con un doppio stipendio (il cui reddito familiare arrivava fino a 4mila euro) si trovano improvvisamente ad avere solo due sussidi di disoccupazione di 400 euro, che per di più cominciano a essere versati con due mesi di ritardo.

- I dipendenti statali o delle imprese parastatali, come l'Olympic Airlines o gli ospedali, non sono più pagati da mesi e il versamento del loro stipendio è stato rimandato a ottobre o all'"anno prossimo". Il record è del ministero della Cultura: molti dipendenti che lavoravano all'Acropoli non sono pagati da 22 mesi. E quando hanno occupato l'Acropoli per manifestare (pacificamente), sono stati subito caricati e gassati dalla polizia.

- Tutti concordano nel dire che i miliardi dei versamenti dell'Ue ripartono per il 97 per cento direttamente verso l'Unione e le banche, per rimborsare il debito e i nuovi tassi di interesse. Così il problema è con discrezione rigettato sulle spalle dei contribuenti europei. Intanto le banche continueranno a incassare alti interessi fino all'eventuale bancarotta, mentre i crediti sono tutti a carico del contribuente. Di conseguenza non c'è ancora denaro per le riforme strutturali.

- Migliaia e migliaia di piccoli imprenditori, autisti di taxi o di camion, hanno dovuto sborsare migliaia di euro per le loro licenze, e per ottenerle hanno fatto dei debiti, ma oggi si vedono confrontati con una liberalizzazione che permette ai nuovi arrivati di non pagare quasi nulla.

- Si continuano a inventare nuove tasse. Adesso per sporgere denuncia alla polizia bisogna pagare 150 euro sull'unghia. La vittima deve tirare fuori il portafoglio se vuole che la sua denuncia sia presa in considerazione. Nel frattempo i poliziotti sono obbligati a pagare di tasca propria per fare il pieno delle macchine di servizio.

- È stata creata una nuova imposta fondiaria associata alla fattura dell'elettricità. In caso di mancato pagamento viene interrotta l'elettricità.

- Ormai da diversi mesi le scuole pubbliche non ricevono più i libri di testo. Lo stato ha accumulato un debito enorme con le case editrici e di conseguenza le consegne sono state bloccate. Gli studenti ricevono ormai dei cd e i loro genitori devono comprare dei computer per permettere loro di seguire le lezioni. Nessuno sa come le scuole, soprattutto quelle del nord del paese, potranno pagare le spese di riscaldamento.

- Tutte le università sono di fatto paralizzate fino alla fine dell'anno. Molti studenti non possono né presentare la loro tesi né sostenere gli esami.

- Il paese si prepara a un'ondata di emigrazione di massa e spuntano sempre più agenzie specializzate in questo settore. I giovani si rendono conto di non avere alcun futuro nel paese. Il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 40 per cento fra i giovani laureati e il 30 per cento fra i giovani in generale. Chi lavora lo fa per uno stipendio da fame e a nero (senza alcuna forma di previdenza sociale): 35 euro per dieci ore di lavoro al giorno nel settore della ristorazione. Le ore di straordinario si accumulano senza essere pagate. In questa situazione non rimane più nulla per settori come l'istruzione. Il reddito che il governo greco riceve dalle imposte è quasi nullo.

- Le riduzioni di massa di impiegati della funzione pubblica sono state fatte in modo del tutto antisociale. Si è pensato soprattutto a sbarazzarsi delle persone qualche mese prima del loro pensionamento, così da dover versare solo il 60 per cento di una pensione normale.

La domanda è sulla bocca di tutti: dove è finito il denaro degli ultimi decenni? A quanto pare non nelle tasche dei cittadini. I greci non hanno nulla contro il risparmio, ma ormai non ce la fanno più. E chi ha un impiego si ammazza di lavoro (cumulando due, tre o addirittura quattro lavori diversi).

Tutti i miglioramenti sociali degli ultimi decenni sulla protezione dei lavoratori sono stati cancellati. Lo sfruttamento è ormai senza regole; nelle piccole imprese è soprattutto una questione di sopravvivenza. E quando si sa che i dirigenti greci hanno cenato con i rappresentanti della troika [la Commissione europea, la Bce e l'Fmi] per 300 euro a persona, ci si può chiedere quando la situazione finirà per esplodere.

La situazione in Grecia dovrebbe rappresentare un importante campanello di allarme per la vecchia Europa. Nessun partito favorevole all'ortodossia di bilancio sarebbe in grado di applicare il suo programma, non sarebbe neanche eletto. Bisogna combattere il debito finché è ancora relativamente sotto controllo, prima che diventi una sorta di genocidio finanziario. (traduzione di Andrea De Ritis)



Unknown

Mi sono posto la domanda quando ho cominciato a vedere che mi veniva più facile postare qualcosa su facebook (ma anche su twitter o più recentemente su google+) che non star lì a scrivere sul mio bel blog.

Facebook è un macinino impenitente per tutti i pigri d'Italia che vogliono condividere qualcosa. Il mio blog è nato come un quaderno dove scrivere qualche idea, qualche appunto, niente di più. Non mi aspettavo che in tanti venissero a visitarlo o peggio ancora, a leggerselo e a commentarlo. Però fin da subito non mi son sentito di scrivere così alla leggera. Ogni post va concepito, scelto, scritto e riletto, aggiustato, corredato di link, di immagini, di riferimenti. Altrimenti mi sentirei come quelli che a scuola copiano dai compagni e non hanno la minima soddisfazione per il lavoro che fanno.

I moderni social network invece sono più spensierati. Ti viene in mente una cosa pigli e la scrivi. Punto. Su facebook possono commentartela e succede spesso. Non di rado ho riportato sul mio profilo i link al mio blog e i commenti arrivavano solo sul profilo e non sul blog. Decisamente inquietante.

Il problema di fondo è che c'è una moria generalizzata dei forum e dei blog. Molti blogger chiudono per poi aprire una pagina su facebook dove poter ricevere più "mi piace" possibile. Con buona pace della creatività. Vuoi mettere un tuo blog dove tutto è tuo e personale? Ma tant'è, la massa vince, e la massa dice che è più facile accedere a facebook e trovare tutto lì. Un po' come i centri commerciali che radunano 200 negozi sotto un unico tetto. Accedi a facebook e non devi sforzarti di trovare null'altro. Il piccolo negozio che avevi sottocasa magari meno fornito, ma indubbiamente più originale ed umano è destinato a chiudere.

Ecco che nascono su facebook le pagine con i nomi più strampalati, solo per attirare più persone possibile a cliccare il fatidico mi piace. Ma non ci si cura affatto dei contenuti. Nel 90% dei casi sono pagine e pagine di idiozie, che a nulla servono se non a far perdere tempo. Nessuna "spezia per la mente" insomma!

Facebook in pratica sta uccidendo tutto il resto del web. Myspace è quasi scomparso. Così come altri social network, relegati a fasce specifiche di utenti. Per non parlare della crisi dei servizi di chat. Msn in primis. Qui trovate una classifica aggiornata. E qui un interessante raffronto tra nazioni. In Italia siamo al 66% per facebook contro tutti gli altri. In Inghilterra al 50. Negli USA al 35%. Quindi soprattutto da noi facebook la fa da padrone, c'è poco da fare.

Come sempre... ci vorrebbe la giusta via di mezzo. E invece noi italiani siamo un popolo di caproni. Dove va la massa vanno tutti punto. Io invece continuerò a tenermi il mio piccolo blog. Sicuramente il numero di lettori calerà. Pazienza. Certo non posso scrivere tutti i giorni. Ancora pazienza. Ma meglio scrivere poco e per pochi ma in modo intelligente e che non 5 post al giorno uno più inutile dell'altro no?

Alla prossima Spezia!



Unknown


Chi mi spiega come si fa? Immagino sia tutto un trucco di montaggio digitale... ma non lo capisco lo stesso....



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Unknown
Ogni tanto anche le grandi multinazionale sbagliano. E' la storia di una grossa multinazionale delle medicine omeopatiche (non faccio il nome, sai mai che ci ripensano) che ha citato un blog perchè asseriva che nelle medicine omeopatiche non c'è manco l'ombra del principio attivo. In pratica diceva che ci vendono pastiglie di zucchero e boccette di acqua distillata.
Ora, lungi da me aprire un dibattito scientifico su un argomento di cui so poco o nulla,  fatto stà che sto povero blogger si è visto arrivare una minaccia di querela.

La cosa però ha avuto degli effetti  imprevisti. Il blog che era visitato da qualche centinaio di persone improvvisamente è stato al centro dell'attenzione... tutta la rete ha cominciato a riportare la notizia di una multinazionale che si era scagliata contro un piccolo blogger e alla fine è approdata addirittura sulle pagine del prestigioso giornale di medicina British Medical Journal a firma di Fabio Turone che ha intervistato sia il blogger che la multinazionale.

In buona sostanza la multinazionale è rimasta spiazzata dalla reazione della rete e si è trovata in obbligo  di scrivere una lettera di scuse al blogger.
Ma ormai la frittata era fatta. Un fatto che poteva passare inosservato grazie all'azione della multinazionale è invece arrivato all'attenzione di milioni di persone. E con lui il dubbio che forse nelle medicine omeopatiche non c'è un tubo.

Le multinazionali devono imparare che al giorno d'oggi le notizie corrono molto veloci...





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Unknown
Ne avevo parlato a Giugno. Adesso se ne sono accorti anche i media nazionali.
La garanzia Apple deve durare due anni. Punto.
L'articolo 134 della legge sulla garanzia valida in europa dichiara nulla ogni clausola contrattuale che, prevedendo norme di una legislazione di un Paese extracomunitario, abbia l'effetto di privare il consumatore della protezione assicurata. E questo significa che anche apple se vuole vendere i suoi mac o i suoi i-phone in europa deve rispettare l'estensione di due anni della garanzia.
Ovviamente la cosa vale anche se acquistate i prodotto direttamente online. Son curioso di vedere se daranno una multa quali saranno i commenti...
Qui altri dettagli. Ma noi c'eravamo arrivati prima, Tiè!




Unknown
Possibilità di navigazione gratuita in un numero sempre maggiore di comuni in Italia, con una unica registrazione.
Questa è la novità introdotta dal comune di Venezia in questi ultimi giorni. Incredibile, è un'iniziativa partita proprio dal comune di Venezia, pioniere del wifi gratuito in Italia come avevamo spiegato nell'estate del 2009.
In pratica è un accordo tra varie amministrazioni comunali in tutta Italia per fornire l'accesso alla rete wi-fi gratuito come avviene già in molte aree del comune di Venezia.
Il bello è che non serviranno ulteriori registrazioni, chi è iscritto a "Cittadinanza Digitale" puo' già navigare gratis anche in molte altre città grazie al progetto "Free Italia WiFi" la prima rete federata nazionale di accesso gratuito ad Internet senza fili.

Il progetto è partito dal comune di Venezia, provincia di Roma e regione Sardegna. Ma già adesso si puo' navigare nei comuni di Prato, Torino, Urbino e molti altri. La lista è ovviamente in espansione e si trova qui. Pero ora il numero di hot spot attivi è più di 1100. Ma sicuramente in espansione.

Un piccolo passo avanti verso l'informatizzazione del nostro bel paese?



Unknown

E invece dovrebbe. Sto parlando dei nostri politici ovviamente. E via a dirmi che sto facendo demagogia. Si perchè se si dice qualcosa di ovvio non si fa informazione, si fa demagogia. Se uno telefona alla radio per dire che i politici son ladri è un demagogo. Se telefona un politico per lamentarsi che a lui restano in tasca solo 300 euro al mese e fa fatica a campare... cos'è? Gli improperi li lascio pensare a voi. Ma sappiate che questo è successo ieri sera a Radio 24. Tale Maurizio Paniz, parlamentare del Pdl, ha dichiarato: «E’ ingiusto il trattamento economico nei confronti dei parlamentari. Dalla mia attività di parlamentare, con gli ultimi tagli che sono stati disposti, se va bene riesco a prendere 300 euro al mese». Non servirebbero nemmeno commenti. Che dite? Facciamo una colletta per aiutarlo?

Ma quali tagli??? Con l'ultimo emendamento si sono tagliati i tagli altro che. E non si vergognano nemmeno un po' a dire ste cose. Ovviamente si è guardato bene dal dire che lo stipendio di parlamentare è solo una piccola parte di quello che portano a casa. Poi ci sono i rimborsi spese (che ci siano o no) i rimborsi per i collaboratori (che ci siano o no) ecc. ecc... Ma come vedete sto tornando a fare demagogia. non se ne esce.

Un'altro aspetto inquietante di questi ultimi tempi è la totale indifferenza dei nostri senatori nei confrondi delle leggi di iniziativa popolare depositate 4 anni fa da Grillo. Ora, si puo' essere d'accordo o meno con Grillo. Ma i nostri senatori hanno l'obbligo di discutere queste leggi. Il problema è che la costituzione non mette limiti di tempo. Ma sarebbe un segno di civiltà e di rispetto nei confronti dei cittadini discuterle no? poi potrebbero non approvarne nemmeno una. E' un loro diritto. Invece non si degnano nemmeno di guardarle. Giusto per far capire quanto gli interessa cio' che pensano i cittadini.

Sono state depositate il triplo delle firme necessarie. Grillo sabato andrà davanti al senato a chiedere che vengano prese in considerazione. pensate che avrà successo? Tristezza infinita. Trovate un po' di dettagli qui.

E poi si stupiscono che i cittadini comincino a non poterne più di questa politica. Della Casta. E ti credo....




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Aggiornamenti sotto... da leggere!




Oggi vi posto il mio bel faccione. Faccio un uso quasi privato del mio blog. Perchè è da giorni che sto tentando di contattare l'assistenza clienti Tim e non ci riesco. ho mandato anche una mail dal form presente sul loro sito (119.it) ma nulla, nessuna risposta a 5 giorni di distanza.

Per chi non ha possibilità di vedere il video si tratta della prova fatta in real time per contattare un essere umano al servizio clienti 119. Niente da fare. Seguendo la procedura si arriva al disco che dice... Per assistenza tecnica premere 3. E poi: "Potete avere tutte le informazioni al sito 119.it". E li si ferma. Puoi solo tornare indietro, in una selva inestricabile di menù... ma nulla di più. Se aspetti cade la linea. Se provi altre strade... non c'è modo. Come cavolo si fa a parlare con un operatore????

Per la cronaca il mio problema è che non ho mai ricevuto le ricariche bonus della promo "raddoppia le tue ricariche" per essere passato a Tim da un altro operatore. Sul sito 119.it la promo risulta attiva, ma di ricariche omaggio nemmeno l'ombra...

P.s. E' il mio primo video-post. Non prendete in giro eh... mica facile farlo!!!

AGGIORNAMENTI: Su twitter la Tim ha un efficiente servizio clienti attivo tutto il giorno. Mi hanno fatto i complimenti per il video (sic!) e mi hanno detto che per parlare con un operatore basta premere 5. Ma il 5 corrisponde a "per conoscere o disattivare i servizi sms a contenuto" e ovviamente mi dice che non sono attivi e mi rimanda al menu principale.... Gli ho riscritto.

Mi hanno risposto dopo circa un'ora chiedendomi il mio numero per dei controlli. Adesso attendiamo....
Ma ancora non mi hanno spiegato come parlare con un operatore al 119!
Vi terro' aggiornati.

Ecco. Mi ha chiamato dopo circa un'oretta una simpatica signorina. Mi ha spiegato che tim non accorpa credito residuo e bonus delle offerte. in pratica il mio credito risulta sempre basso o a zero, ma in realtà ho il bonus della promozione che va a scalare. Il bonus non si legge nei messaggi automatici che ti dicono il credito residuo a fine chiamata. E chiamando il 40916 bisogna stare in linea fino a fine messaggio per riuscire a capire che c'è.
Inoltre mi ha detto che gli fa strano che non riesco a parlare con un operatore. Probabilmente il mio numero è troppo nuovo e non viene ancora instradato correttamente... staremo a vedere!!

A voi le conclusioni. Se non altro in qualche modo ho risolto, ma che fatica!