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Unknown
Avete figli piccoli che dovranno avere una istruzione almeno decente. Questo post fa per voi. Siete straricchi e avete insegnanti privati e scuole private per il futuro di vostro figlio? Andate pure oltre. Come è la scuola pubblica secondo i nostri politici? Spazzatura. Lo ha detto il presidente del consiglio qualche giorno fa.

Io ne avevo parlato qualche tempo fa. E per forza. Non sanno manco cos'è la scuola pubblica loro. Continuano, nonostante la crisi a dare soldi alla privata (vaticano e Co.) e tagliano alla grande i fondi per la pubblica.
L'idea non è quella di privatizzare la scuola pubblica, anzi. L'idea è quella di far morire la pubblica finanziando solo la privata.
I tagli alla scuola pubblica sono talmente grandi e vasti che scuole anche grandi si trovano ad avere i fondi pubblici praticamente azzerati. E non sanno più con cosa comprare la carta per le stampanti. Oppure i toner. Oppure anche solo l'alcool per pulire i banchi o la carta igienica. Ovviamente dovranno farlo. E ovviamente dovranno aumentare il prezzo di iscrizione, o tagliare le spese da qualche altra parte. In ogni caso sarà il cittadino a rimetterci. Alla grande.

Evidentemente era necessario far capire al vaticano che i soldi per loro non mancheranno mai. Altrimenti avrebbero cominciato a criticare lo stile di vite del presidente. Be' in ogni caso le dichiarazioni iniziali adesso sono già state ridimensionate. in Iralia siamo famosi per capire male le parle dei nostri politici... eh si!

Ok, ho parlato un po' di Politica. Ma come non farlo? Io sono cresciuto e devo la mia cultura grazie alla scuola pubblica. Ho trovato nel mio percorso insegnanti splendidi, che facevano il loro lavoro con passione e devozione. E un primo ministro multimiliardario non si deve permettere di denigrare così a casaccio, in modo generico e senza nessun tipo di prova un sistema scolastico che lui stesso ha contribuito a smantellare tagliando ogni anno di più. Scommetto che lui non ci è mai entrato in una scuola pubblica. Vive, con tutti i suoi ministri, in un altro mondo.
Lui dice di andare alla scuola privata. Ma mica siamo tutti miliardari. E in ogni caso... andare in una scuola dove si va avanti, basta pagare... non mi pare la cosa migliore del mondo.
Sono arrabbiato ok. Non vado oltre.

Da leggere qui un interessante post in un altrettanto interessante blog.
Da leggere qui una serie di interventi di gente comune.
Da leggere anche qui.
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Unknown
L'ho già detto un sacco di volte. Il mondo della scuola mi sta a cuore. Uno perchè l'ho vissuta da poco in prima persona. Due perchè sono fermamente convinto che la scuola sia una componente importante per lo sviluppo di un paese. Solo se c'è istruzione c'è progresso. Punto.

E il governo che fa? Piange, dicendo che non ci sono soldi per la scuola (oltre che per un sacco di altre cose), che bisogna tagliare e risparmiare e contemporaneamente aumenta gli stanziamenti per la scuola privata. Eccellente.
E chi ci guadagna? Solo e sempre il nostro amico Vaticano. Si perchè buona parte delle scuole private in Italia appartiene a loro. Chiudono ospedali, atenei e spariscono borse di studio, sovvenzioni, contributi. Ma i fondi alla scuola privata non solo non si toccano, ma anzi... aumentano pure rispetto allo scorso anno... Lo stato più ricco del mondo, il Vaticano, in un modo o nell’altro, riesce sempre a guadagnarci.

Come? non potete permettervi di mandare i vostri figli in una scuola che costa migliaia di euro all'anno solo di iscrizione? Affari vostri....
yanopin
Faccio un post per rispondere ad un commento ricevuto ad un articolo scritto da Omar tempo fa sul comportamento degli alunni dei nostri tempi, un po’ troppo vivace e maleducati (proprio la parola più giusta MAL - EDUCATI), perchè questo argomento, ora, mi APPARTIENE. Qui trovi l’articolo.

Il commento era di una , suppongo, mamma di nome Susy e commentava così:

essere genitori non è sempre così facile. E spesso è veramente difficile dire di no. Ma forse nessuno di voi ha figli. Vorrei proprio vedere!”

Cara Susy, io sono diventato papà da un anno e posso confermarti che quando ti guardano con quegli occhioni è molto difficile dire di no, ....MA e ripeto MA so pure che viziarli troppo vuol dire anche andare in contro ad un/a monello/a.

Vedendo e sentendo di certi alunni un po' troppo monelli (quasi delinquenti) sia nelle scuole elementari che nelle medie e soprattutto alle superiori, penso che sarebbe meglio dirgli un po’ più spesso “NO”, che viziarli a tal punto che poi sarà più dura rimetterli in carreggiata. Ad esempio si leggono sempre più spesso, negli articoli di giornale, di ragazzi tra i 12 e 17 anni che pestano gli amichetti handicappati o extracomunitari oppure mettono le mani sul sedere delle professoresse e molti altri episodi che puoi trovare anche su youtube!

Se ti sei ben informata di quello che è successo nelle aule scolastiche anche l'anno passato, penso che ti verrebbe voglia di dargli un paio di sculacciate in più o almeno lo spero!

E ricordo che non si può denunciare un Prof. perchè tira un orecchio all'alunno che ha bruciato i vestiti di un compagno, ma va punito il figlio!!!!! Genitori mi raccomando, la scuola sta andando a rotoli e aumenta la microcriminalità anche per la troppa liberta e troppi vizzi datogli dai genitori troppo permissivi!!!

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Unknown

OK, da qualche anno a sta parte, dopo la mia positiva avventura con un corso serale mi sono avvicinato al mondo della scuola e decisamente è un ambiente che mi piace.

Purtroppo in questo nuovo anno scolastico arrivano notizie di tagli, di classi superaffollate, di classi con pochi insegnanti e di scuole senza presidi. Insomma un mezzo disastro.

A tutto questo si aggiunge la poca civiltà di alcuni genitori. Prendendo spunto da questa notizia e parlando poi con una amica insegnante sono usciti alcuni spunti che volevo ora condividere con voi.

"Questi sono molti dei genitori coi quali abbiamo a che fare a scuola: ridono se i loro ragazzi si divertono a prendere a calci un immigrato, protestano se i figli vengono rimproverati a scuola quando è opportuno farlo, prendono sempre le loro difese anche quando sarebbe il caso di punirli, li incitano a riprendere col telefonino gli amici e le amiche..."

Questo era il suo laconico commento alla notizia. Un commento così, fatto da una persona che è del mestiere, a me fa riflettere. Lascio dunque alle sue parole il compito di esplicare meglio la cosa. Valgono certo più delle mie.

"costa più fatica dire qualche "no" che dire sempre "si"... i bambini "rompono" di meno, e non si è costretti ad avere a che fare anche con i propri sensi di colpa... rimproverare o punire un figlio quando sbaglia non è una cosa simpatica per nessuno, anche se lo si ritiene giusto ed indispensabile... purtroppo però i genitori dimenticano che la vita non dice sempre "si", anzi, spesso sono di più i "no" e il loro modo distorto di intendere l'educazione dei figli ne farà dei ragazzi che diventeranno adulti non in grado di tollerare la minima frustrazione e che non sapranno gestire in maniera autonoma e costruttiva le difficoltà che incontreranno nel loro percorso, si sentiranno sempre degli inadeguati, batteranno i piedi e alzeranno la voce ogniqualvolta qualcuno non gliela darà vinta... quindi, molti genitori di oggi, credendo di spianare la strada ai figli, non fanno altro che rendergliela più faticosa..."

Purtroppo è drammaticamente vero. Qualche tempo fa un'altro amico insegnante mi diceva che una mamma di un suo allievo l'aveva chiamato offendendolo perché suo figlio non era stato ammesso all'esame. Mia madre mi avrebbe fatto passare un brutto quarto d'ora... a me pero', non certo al professore.... Insomma... si potrebbe andare avanti per ore. Aspetto qualche commento da chi è del mestiere magari. :-)
Grazie a V. per la preziosa testimonianza.
Unknown
Senza la geografia non sapremmo dove sta New York, dove sta Mosca, dove sta Roma, dove sta casa nostra perfino. Non sapremmo orientarci, non sapremmo qual'è l'occidente e l'oriente, forse non conosceremmo nemmeno il significato di molte parole come punti cardinali o meridiani, paralleli o chissà che altro. 

Spesso, troppo spesso, mi capita di esser fuori con amici quando esce la domanda: "Ma qual'è il capoluogo di questa o quella regione? O la capitale di questo o quello stato europeo?" Quasi sempre conosciamo le capitali dei paesi a noi più vicini, ma per le regioni italiane o appena si va un po' più in la... l'ignoranza regna sovrana. E non parliamo poi degli stati extra-europei. 

Eppure a scuola ce li insegnavano. Le avevamo imparate tutte le capitali, le regioni, i capoluoghi. E in effetti quando ci si confronta spesso mi accorgo che quegli studi tanto odiati all'epoca in fondo in fondo servono nella vita. Sapere da dove nasce il po non ti cambia la vita, ma ti fa sentire più sereno quando ne senti parlare e inquadri subito il luogo. 

Insomma credo che la geografia insegnata a scuola sia una cosa fondamentale. Almeno nelle sue parti fondamentali. Forse non serve imparare a pappagallo tutte le capitali o tutti i capoluoghi. Ma sicuramente un po' di terminologia non guasterebbe. Così come non guasterebbe sapere dove sono posizionati i vari stati almeno. C'è ancora chi dice "vado in ferie in Jugoslavia" mentre invece va in Croazia; vado in Cecoslovacchia mentre Cekia e Slovacchia sono divise da tempo.  

E invece sembra che il nostro governo non la pensi così. Il consiglio dei ministri di oggi dovrebbe approvare la riforma della scuola superiore.  E nei nuovi curricoli dei licei e degli istituti tecnici e professionali, in via di definizione, la geografia scompare del tutto o quasi. 

L'associazione Italiana Insegnanti Geografia (si, esiste davvero!!) è stata l'unica a mobilitarsi contro questa scomparsa. Per il resto tutto tace. Probabilmente la cosa passerà sotto silenzio. E' dannatamente triste, ma è così. In un mondo sempre più globalizzato non sapremo più in che regione abitano i nostri amici senza consultare google maps. Ci vogliono sempre più ignoranti mi sa!! 

Unknown
Be'... occorre un piccolo prequel. Io non ho mai amato molto studiare. Almeno non quando andavo a scuola. Come tutti i ragazzi della mia età preferivo fare ben altro. E come tutti i ragazzini che finite le medie si trovano a dover decidere la strada giusta da seguire... mi son trovato impiastricciato fino al collo. E ho dovuto fare un scelta senza avere per nulla le idee chiare.

Sono stato trascinato più dalla comodità e dagli amici che dalle mie idee verso L'ipsa, Istituto agrario. (A dire il vero avevo sbirciato anche la quantità di ore di matematica presenti, ed erano decisamente poche, il che deponeva decisamente a favore). Per carità con il senno di poi tutto sommato non è nemmeno stato male. E vista la poca voglia di studiare dell'epoca... E' stato decisamente bene non osare di più.

Ma veniamo a noi. Qualche anno fa mi sono accorto che non mi bastava. Crescendo sono nati altri interessi e mi è tornata (o venuta)  la voglia di imparare cose nuove, nonché di approfondire alcuni argomenti che mi sono sempre piaciuti ma che ho sempre trascurato per mille ovvie ragioni.  Ecco che allora mi sono informato su vari corsi a pagamento e non, e alla fine invece ho deciso di provare ad iscrivermi alla scuola serale.

Come tutti anche io avevo parecchi pregiudizi sulle scuole serali. Le vedevo come una sorta di scuola da sfigati, da studentidi serie B o da studenti che non avevano voglia di fare un caxxo tutto il giorno. Sarà anche per via delle reminescenze  d'infanzia  dove la mamma tra le altre aveva anche la minaccia "guarda che se non studi ti mando a lavorare e vai al serale!"..

La scuola che scelsi fu lo Zuccante.  Mica l'ultimo degli istituti. Il terrore più grande che mi preparai ad affrontare fu la Matematica. Materia odiosa già dai tempi delle medie e che alle superiori mi aveva inserito parecchi 3  in pagella... Il passo più grande che feci fu quello di tornare in un'aula, con lavagna banchi e cattedra. La cattedra del temuto prof... e poi la campanella a scandire il passare delle ore e vari professori che vengono a spiegarti cose che fino ad un minuto prima ti sembravano inconcepibili.... Ricordi tenebrosi del mio passato neppure troppo lontano.

Ma da lì a qualche minuto il tutto mi apparì invece come realmente era. Professori che erano molto più disponibili e gentili di quanto non lo fossero (almeno i miei) al mattino e soprattutto professori disposti a insegnarti le cose con la passione per il loro lavoro. Hai detto nulla!

Arrivai alla fine del primo anno (la terza superiore) che, incredibile ma vero, capivo anche la matematica. La matematica!! vi rendete conto? La mia materia oscura per eccellenza! Merito di un po' di maturità in più da parte mia forse, ma soprattutto di una grande professoressa. Professoressa che, ironia della sorte, si chiama Italiano di cognome. Non finiro' mai di ringraziarla. 

Ormai sono passati 5 anni da quella scelta e devo dire che un mondo nuovo mi si è schiuso davanti agli occhi. Non solo mi sbagliavo quando giudicavo le serali  un corso di serie B. Ma anzi ho potuto constatare che sono meglio organizzate e più funzionali dello stesso corso diurno. Se uno ha voglia di imparare, ovvio.

Insomma morale della favola sono riuscito a ridiplomarmi con un ottimo voto e mi son portato via un sacco di cultura in più, un sacco di amici e conoscenti, un sacco di belle esperienze. Al punto che quest'anno son tornato lì un paio di sere a settimana per seguire un'altro corso. Alcuni mi hanno dato del pazzo. Ma io credo che se le cose le fai con piacere c'è solo da guadagnarci. 

Di solito nel mio blog ho sempre evitato di raccontare di me. Ma questo post era d'obbligo in quanto credo che molti siano i pregiudizi e le false credenze che circolano intorno alla scuola Italiana. Ci sono invece degli istituti e dei corsi che decisamente sono ben al di sopra della media. Questa scuola ne è un esempio. Tra l'altro durante i miei tre anni di corso ho avuto modo di vedere e conoscere altre realtà di scuole serali e devo dire che di istituti attrezzati ed organizzati come lo Zuccante decisamente ce ne sono pochi. E allora ogni tanto mi sta bene in questo blog dare anche qualche messaggio positivo e dire che ci sono cose che funzionano in Italia, anche se solo grazie alla buona volontà di chi le gestisce! 

Se vi ho incuriosito e volete approfondire c'è il sito del serale qui. E poi un'intervista ad un professore del serale che spiega meglio di me come funziona qui.  E buona sQuola a tutti!!

Unknown
Hanno approvato il decreto. OK. E adesso? Domani c'è lo sciopero generale. A decreto approvato... che senso ha? Reagiranno come il solito all'italiana? Qualche giorno di caos e poi da lunedì tutto nel silenzio e come se nulla fosse? Faranno una raccolta firme per un referendum che poi non verra' mai approvato? Ci saranno scontri in piazza che poi verranno attribuiti ai soliti "facinorosi"? ma per piacere...