Prendo spunto dal corriere per una notizia curiosa. Alcuni sostengono che scaricare quello che voglio quando voglio non debba essere ritenuto reato. Io credo che la verità stia nel mezzo, un qualche compenso a chi la musica la scrive bisognerà pur riconoscerlo no? Certo non le cifre esorbitanti con cui le case discografiche sono diventate delle multinazionali.
Leggo con piacere che in Svezia è stato addirittura fondato un partito pirata sull'onda dello scandalo pirateBay. E in Italia dopo un primo passo "oscurantista" è stata revocata la restrizione che obbligava i provider a bloccare l'accesso al sito.
Insomma qualche timido segnale positivo si intravede. Addirittura il ministro Maroni due anni fa disse che scaricava illegalmente la musica. eh be'...