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Unknown

Questo post nasce da una discussione che ho avuto con un vegetariano convinto.
Io non ho nulla contro i vegetariani, ci mancherebbe. Ma il tizio in questione pensando di stroncare ogni mia risposta mi ha mandato il link ad un video di una brutale uccisione di un animale in un macello.

Vi garantisco che non ho il cuore di pietra, anzi. Ma non serve a nulla far vedere scene brutali. Sono un Agronomo, (ebbene si, anche quello) nei macelli ci sono stato e ho visto come uccidono gli animali. E non è certo come in questo video (lo sconsiglio vivamente a chi è facilmente impressionabile). Non so da dove arrivi, forse in qualche paese orientale o non so dove. Ma per quello che ho visto io la cosa è molto diversa. Certo, l'animale viene ucciso e non è una bella scena, su questo non ci piove. Certo il consumo di carne è esagerato, anche su questo sono d'accordo. Ma da lì a non mangiarla del tutto... ce ne passa. Ci vorrebbero regole più severe e controlli più stringenti piuttosto. Striscia la notizia ne ha fatte vedere di cose che sono ben più fastidiose di questi video girati ad-hoc per impressionare. Rispetto (e un po' ammiro) chi fa la scelta vegetariana. Non rispetto chi vorrebbe imporla al mondo. Ecco tutto.

E invece quando si parla con i vegetariani è come parlare con un fanatico dell'islam. Non c'è storia, hanno ragione loro, punto e fine. E se gli dici che le diete vegetariane portano a deficit di ferro, calcio e vitamine D e B12... Semplicemente negano categoricamente. E quando ho tentato di spiegare che io li rispetto e pretendo lo stesso da loro mi hanno accusato di essere come i fumatori, che dicono che fumano perché gli piace, e non perché son dipendenti. A me non sembra proprio la stessa cosa. E a voi?

Poi per carità... Che il consumo esagerato di carne che si fa al mondo sia una delle cause della rovina di questo pianeta è innegabile. Ma non credo che per questo si debba passare da un estremo all'altro. Vi do' qualche numero, così, giusto per farvi un'idea.

Produrre 1 kg di manzo equivale a produrre gas serra potenzialmente responsabili del riscaldamento globale pari a 36,4 kg di CO2 che equivale alla CO2 emessa da un automobilista medio europeo che percorre 250 km. L'allevamento consuma il 70% di tutte le terre agricole il 30% di tutta la superficie terrestre.
Un altro enorme impatto della produzione di carne è l'acqua che occorre per produrne 1 kg. Per esempio per produrre 1 kg di:
mais 900 litri
riso 3000 litri
pollo 3900 litri
maiale 4900 litri
manzo 15.500 litri
Un enorme consumo di acqua, non c'è dubbio.

Quindi da oggi... Tutti a mangiare pollo!! :-)
I vegetariani mi odieranno lo so. Ma la carne mi piace. Non credo di farne abuso, pero' a mangiare solo erba non mi ci vedo proprio...
Voi come la pensate?








Unknown
Il comune di Venezia ha dichiarato guerra alla raccolta dei rifiuti fatta a casaccio. Da ottobre ha iniziato a distribuire nel territorio i nuovi cassonetti per la raccolta del secco. Cassonetti per la raccolta del secco che obbligheranno i cittadini a fare una raccolta differenziata fatta bene. Hanno invitato tutti i cittadini a ritirare una chiave elettronica che permetterà di aprire i cassonetti solo ai residenti. Non ci sarà più la possibilità di  portare le immondizie da un'altra parte. Dovrai fare amicizia con il  cassonetto sotto casa.  E dovrai volergli bene davvero, perchè senno' ti innervosisci.

Prima cosa. Il buco in cui infilare il sacchetto del secco è piccolo. Tanto piccolo.
Seconda cosa. Per il momento non è previsto, ma prossimamente c'è da aspettarsi un conteggio del numero di aperture con conseguente adeguamento della tariffa pagata (e speriamo non solo verso l'alto). Terza cosa. Come tutte le cose tecnologiche c'è da aspettarsi che dop qualche tempo ci siano mezzi bidoni fuori uso. Ci auguriamo che la manutenzione venga fatta come si deve. Quarta cosa. Sono cambiate un po' di cose e adesso è possibile riciclare anche materiali che prima non erano riciclabili. Il buco dei bidoni per la plastica si ingrandirà per permettere il passaggio di qualsiasi oggetto in plastica, non solo le bottiglie. Il tetra-pack si potrà buttare nel cassonetto della carta. E via così.

Dicevo... Hanno mandato a tutti la lettera di invito a ritirare la chiave presso la sede del comune, suddividendo così l'afflusso di gente. Domenica scorsa era il mio turno. Si, incredibile, di domenica pomeriggio.  Sono andato a prendermi la chiave elettronica e subito dopo sono stato accompagnato dagli operatori Veritas ad un tour guidato ai nuovi cassonetti. Devo dire che l'organizzazione era ottima. Mi hanno fatto provare il meccanismo e ho avuto qualche sorpresa. La calotta è completamente elettronica. Con tanto di display a colori che ti dice cosa fare. Inserisci la chiave e si apre da sola. inserisci il tuo bel sacchettino... chiudi e via. Se il cassonetto è pieno invia automaticamente un segnale alla centrale. Idem se è rotto. Incredibile, la tecnologia applicata alle "scoasse".

Sul come differenziare si è già detto di tutto. Ovviamente gli operatori mi hanno spiegato tutta la procedura. E non sono mancate le sorprese. Per esempio: I bicchieri di vetro non vanno nel vetro, ma nel secco. I produttori infatti usano delle sostanze per renderli più trasparenti e brillanti che li rendono non riciclabili. Gli scontrini fiscali vanno nel secco e non nella carta. La plastica va tutta nella plastica. Cellophane compreso. Insomma, tutta la lista ve la risparmio. La trovate qui.


Quello che mi fa un po' strano e che ha innescato qualche discussione con alcuni amici è che il tutto deve essere ben diviso ( e questo consente una drastica riduzione della parte secca non riciclabile, ecco perchè la calotta è piccola) e deve essere anche pulito. Cioè... se svuoto la scatoletta di tonno poi non posso buttarla nel bidone del vetro/lattine così com'è. Devo lavarla. O almeno darci una sciacquata insomma. Se mangio la pizza nel cartone poi il cartone lo posso buttare nella carta solo se è pulito. Il tetrapack del latte va nella carta. Previa sciacquata. Il barattolo dello yogurt va nella plastica e il coperchio nell'alluminio. Sempre previa sciacquata. Insomma la cosa non è  sempre così semplice. E non tutti avranno la pazienza di passare ste cose sotto il rubinetto. Però è dannatamente importante farlo. Non per quelli della veritas, che con le tariffe che hanno dovrebbero venire a lavarmele loro le cose. ma per l'ambiente. Pensate che riciclare un barattolo significa riciclare acciaio, stagno e alluminio e risparmiare dal 60 al 75% dell' energia usata per produrlo da materie prime. Con 13 barattoli di pelati per esempio si fabbrica una pentola nuova. Se volete un po' di statistiche andate qui.

Qualcuno mi ha detto che potrebbe farlo chi raccoglie i rifiuti il lavaggio. Ma non è così semplice. Passare sotto il getto d'acqua del rubinetto il vasetto dello yogurt è un attimo e diventa presto un gesto abituale. Lavare in maniera industriale milioni di barattoli e lattine raccolti ogni giorno richiede impianti pazzeschi che consumano energia e denaro e che andrebbero sempre a scapito dell'ambiente e dell'utente.

Insomma basta poco, e d'altronde come si legge anche sul sito Veritas i rifiuti devono essere conferiti con attenzione. Infatti una piccola quantità di materiale non compatibile erroneamente messo nelle campane o nei contenitori può rendere non riciclabile tutto il resto (come ad esempio la ceramica con il vetro). E sarebbe un vero peccato.

Adesso mi toccherà andare a caccia di tanti piccoli bidoncini da mettermi in casa per fare le cose come si deve!
Buona raccolta a tutti.



Unknown
Avevo parlato qualche tempo fa delle stampanti e dei costi esagerati delle loro cartucce. Oggi invece voglio parlarvi dei rischi che si corrono stando semplicemente vicino ad una stampante Laser. O ad un fotocopiatore. Non ci credete? Ebbene sappiate che ormai sempre più studi confermano che i toner utilizzati per questi apparecchi sono pericolossissimi.

Avete mai notato che vicino alle prese d'aria della vostra stampante c'è sempre un bel po' di pulviscolo nero? Quella è solo la parte più pesante e visibile di quello che la stampante butta fuori nell'ambiente circostante. Parliamo di nanoparticelle di sostanze pericolosissime e cancerogene che chi ha a che fare con queste stampanti si respira tranquillamente anche senza volerlo. Lo dimostra questo studio australiano.

Anni addietro addirittura i toner ai fotocopiatori andavano aggiunti con delle bottiglie apposite e letteralemnte svuotati all'interno di un apposito contenitore. Con buona pace per tutta la polvere che andava un po' ovunque. Oggi i compra la cartuccia di ricambio, o la si rigenera, ma non cambia molto se poi è la macchina stessa che spara nell'aria il toner.

Esistono ovviamente delle soluzioni come questa. pero' quanti sono gli uffici che si preoccupano di spendere soldi per questo tipo di problematiche? Quasi nessuno direi. Di fotocopiatori ce ne sono a milioni, sparsi in ogni ufficio, in ogni negozio, spesso anche in molte case. Le stampanti laser poi non ne parliamo. Spesso sono sulla scrivania, a 10 cm dal naso di chi le utilizza, per averle "comode".

Su internet troverete vasta documentazione sull'argomento, non certo nuovo, a cominciare dall'immancabile wikipedia. Ma mi premeva farvelo notare, in quanto troppo spesso siamo a contatto con prodotti dannosi e non ce ne rendiamo conto. Quindi, quando si può evitare...

Esistono in commercio delle stampanti che non emettono particelle. (si perchè non è solo il toner eh) Il problema è che solo dei test in laboratorio ci possono dire quali sono. E non lo faranno certo i produttori. E non è una questione di marca. Ci sono stampanti che emettono grosse quantità di particelle e altre della stessa casa che non ne emettono affatto. Auguri. Qui altre info.
Unknown
Già... ho scritto vivere biologico e non comprare biologico. Non è esattamente lo stesso. A comprare biologico son capaci tutti. Ammesso che siamo sicuri che tutto quello che viene marchiato come "bio" poi lo sia davvero. Ma vivere biologico be'... è un'altra storia.

Come si fa a vivere senza danneggiare l'ambiente e quindi noi stessi? Be'... innnanzitutto una precisazione. A meno che non decidiamo di tornare indietro di almeno un centinaio d'anni credo sia impossibile vivere a impatto zero per l'ambiente. Pero' possiamo limitare i danni. E di molto anche.

Vediamo in sti giorni i mucchi di immondizia del sud Italia e inorridiamo. Ma se andate ad analizzarli quei mucchi di immondizia ci trovate una prima spiegazione. C'è di tutto lì in mezzo. La raccolta differenziata non sanno nemmeno cosa sia e aspettano sempre che siano gli altri a farla.
Ecco allora che un primo passo potrebbe essere questo. Fare tutti e bene la raccolta differenziata. quanto più possibile.

E poi? E poi cercare di consumare meno prodotti dannosi per l'ambiente e per noi stessi. C'è gente che lava casa e bagno tutti i giorni con abbondanti dosi di candeggina. La candeggina ha l'innegabile proprietà di essere un potente disinfettante. Ma poi arriva tramite gli scarichi agli impianti fognari, dove distrugge anche i batteri che servono a disgregare i rifiuti biologici.
C'è gente che si lava usando quantità spropositate di bagnoschiuma, shampoo e quant'altro. Tutta roba che va negli scarichi, nelle falde e in ultima torna sempre a noi. Insomma... Bisogna che cerchiamo di essere un po' più coscienziosi. Nessuno puo' cambiare il mondo. Ma se tutti facessero qualcosa... si starebbe molto meglio.

Per cominciare forse non lo sapete, ma ormai in molte città si trovano in vendita i detersivi sfusi. E' un ottimo sistema per risparmiare almeno la plastica di milioni di flaconi buttati ogni giorno. A mestre per esempio li ho trovati facilmente. E devo dire che funzionano proprio bene. Allo stesso modo si puo' risparmiare di buttare cartoni e tetrapack comprando il latte sfuso. E' buonissimo e costa meno.

Ho trovato anche un sito interessante per chi vuole cimentarsi a fare il piccolo chimico. Ti insegnano come farsi in casa i detersivi con pochi e semplici mezzi. Non male come idea. Appena ho un po' di tempo magari provo!!

P.s. non sono molto presente in sti giorni, ma purtroppo il mio lavoro sta lasciandomi poco tempo... non disperate... non sparirò!
Unknown
Chi è Areva? Be' se non lo sapete probabilmente vi siete persi un mio bel post precedente dove spiegavo che Areva è una delle ditte Francesi che è impegnata nella costruzione di centrali nucleari un po' in tutta europa e prossimamente anche in Italia. E visto che di quello che fa questa ditta avevo già scritto... oggi vi voglio parlare di cosa fa e di come si comporta alla fonte, ovvero dove si procura la materia prima per il funzionamento delle centrali che costruisce.

La metà dell'uranio di Areva proviene da due miniere del Niger, paese che rimane poverissimo nonostante da oltre quarant'anni sia il terzo produttore di uranio al mondo. Il gigante dell'energia nucleare ha iniziato a scavare una terza miniera. In pratica siamo di fronte alla solita storia vista e rivista di sfruttamento dei paesi più sfigati del mondo. Stiamo parlando del secondo impianto estrattivo più grande al mondo. Un progetto così importante da spingere il governo nigerino ad accordarsi con i ribelli tuareg sull'onda anche di pressioni ricevuti dai Francesi.

Al di la' delle ideologie politiche non capisco proprio perchè l'essere umano non ci pensi mai un attimo prima di sfruttare, schiavizzare, usurpare le popolazioni dei paesi cosidetti del terzo mondo. E' storia antica, fin da quando si andavano a reclutare gli schiavi in Africa. Adesso ci vanno a reclutare i militari per le guerre o ci vanno per sfruttare al massimo le risorse minerarie. La storia si ripete, purtroppo.
E non è solo un rendere la vita molto difficile a quella povera gente. Greenpeace ha effettuato un monitoraggio della radioattività di acqua, aria e terra intorno alle cittadine di Arlit e Akokan, a pochi chilometri dalle miniere di Areva, ha accertato che i livelli di contaminazione sono altissimi. Manco a dirlo. E ovviamente quelli che estraggono dicono che non è vero, oppure che è colpa di qualcun'altro. Il governo locale be'... ovviamente non ha certo l'interesse a mettere i bastoni tra le ruote ai concessionari delle miniere. Il solito magna magna.

E noi? Noi accendiamo la luce, usiamo gli elettrodomestici, stiamo sotto l'aria condizionata. Guardiamo la tv dove ci dicono che il nucleare risolverà i problemi legati alla crescente domanda di energia. E i problemi legati allo sfruttamento delle miniere di uranio? Ah già ma quelli sono lontani, pensa sono ben più in là della Sicilia...
Unknown
Ebbene si, ci sono delle cose che sono decisamente più grandi di me. Ma anche di voi. 

Su internet le notizie corrono. Ma non corre solo l'informazione. Corre anche la controinformazione. E corre pure la contro-controinformazione. 

Un esempio. Tutti sappiamo quanto i governi facciano poco per l'ecologia. L'informazione dice che fanno molto, la controinformazione dice che fanno nulla o quasi. La contro- controinformazione dice che chi denuncia queste cose a sua volta lo fa per altri interessi. Un bel pasticcio insomma.  

Esiste un gruppo di esperti intergovernativo sul cambiamento climatico. Si chiama IPCC ed ha anche un proprio sito. Ovviamente in tutte le lingue meno che in italiano. Amen. In ogni caso è un gruppo scientifico  fondato nel 1988 da due organismi delle nazioni unite allo scopo di studiare il riscaldamento globale. Di suo non sarebbe nemmeno una brutta cosa. Se poi, ed ecco la contro-controinformazione, non si scoprisse che il suo presidente non è un climatologo, ma un ingegnere ferroviario. E soprattutto è intimamente e finanziariamente legato a quella che si chiama oggi industria della protezione ambientale: è infatti consulente per conto di molti fondi di investimento “verdi”, e di imprese che si occupano di tecnologie sostenibili. Ma guarda caso.

Esistono una serie di personaggi che da una parte difendono l'ambiente, dall'altra lucrano alla grande sull'ecologia. A volte arrivando a fregarsene dell'ambiente che dovrebbero difendere se il piatto offerto è sufficientemente ricco. 

Insomma, ve l'ho detto che era una cosa più grande di me. Ho preso spunto da qui, bell'articolo di pressEurope sui ricatti degli ambientalisti. Se avete due minuti leggetelo anche voi...

yanopin

Bellina questa macchina, specialmente per chi è appassionato di auto sportive!
Bene! Questa Dodge Circuit Ev scatta come una Ferrari, ma lo fa in silenzio, e al posto del cambio ha tre pulsanti: per la marcia avanti, la retromarcia e il folle... E' una sportiva due posti elettrica pensata per fare 320 Km con ogni ricarica.
Raggiunge i 202 Km/h, e fa da 0 a 100 Km/h in meno di 5 secondi, con una potenza di 268 CV! Non male per essere spinta da un motore elettrico alimentato da 2 batterie al Litio.
Un' auto per fare i fighi con gli amici, ma senza inqunare l'ambiente.
E' un prototipo e arriverà sulle strade Americane per il 2010!

Altro che la nostra Panda Elettra del 1990, peccato che questa penso costerà una cifra e mezzo visto che solo le 2 batterie valgono 12.000 dollari!
P.S. clicca sulle foto per entrare nella fotogallery.