Unknown
Che palle. Ogni tanto vorrei che questo fosse un blog che parla di politica. Avrei sicuramente ancora più lettori e più commenti.
Invece ho scelto di non parlare delle nefandezze dei nostri governanti. Ma quando le fanno troppo grosse... come si fa?
E' di questi giorni la notizia del ritiro delle normative sulla costruzione di centrali nucleari. Io spero che i cittadini Italiani abbiano un po' di sale in zucca. E' ovvio che un governo che fino a ieri diceva di voler portare avanti il nucleare nonostante Fukushima e oggi invece decide di annullare tutto d'improvviso... come minimo teme (e/o trama) qualcosa.
Vi ricordo che ci sono dei patti pen precisi firmati con Sarkozy e con Areva per la costruzione delle centrali in Italia. Accordi che prevedono delle grosse penali se entro il 2020 non entra in funzione la prima centrale. Il che vuol dire iniziarne la costruzione.... Ieri.

La "rinuncia" al nucleare in realtà è un rinvio. Manco a dirlo poco prima del referendum. Per chi non si è ancora preso la briga di trovarlo ecco il breve testo dell'emendamento:
"Al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche mediante il supporto dell'Agenzia per la sicurezza nucleare, sui profili relativi alla sicurezza nucleare, tenendo conto dello sviluppo tecnologico in tale settore e delle decisioni che saranno assunte a livello di Unione Europea, non si procede alla definizione e attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare".

Non c'è scritto che l'Italia rinuncia al nucleare per sempre. Non c'è scritto nemmeno che si abrogano le norme che invece sarebbero state abrogate con il referendum. C'è solo scritto che per ora non attueranno il programma in attesa di approfondimenti.

Ma ci prendono per scemi???

Il Governo è ben cosciente che il raggiungimento del quorum al referendum avrebbe comportato la bocciatura non solo della legge sul Nucleare ma anche quelle sul Legittimo Impedimento e sulla Privatizzazione dell'acqua. In un colpo solo si è portato a casa il primo e si è continuato il processo di privatizzazione dell'acqua pubblica.

A meno che gli Italiani non vadano a votare lo stesso. MA se tolgono il referendum sul nucleare, vero volano della consultazione dopo il disastro di Fukushima, siamo sicuri che il quorum verrà raggiunto?

Sulla privatizzazione dell'acqua poi ci sono già accordi con i francesi. Non a caso direi, visto il danno provocato ad Areva con la sospensione del programma nucleare. Tale patto garantirebbe a VEOLIA una sua consistente presenza nel processo di privatizzazione... E vi consiglio di fare qualche ricerca in rete su chi sia sta azienda.

Insomma mai nulla è per caso e soprattutto quasi mai nulla è per il bene della nazione e dei cittadini. Tristezza.

1 Response
  1. sgio65 Says:

    Succederà anche con l'acqua ci sarà una sospensione e quindi un rinvio del referendum la cosa importante è che cada il referendum sul legittimo impedimento