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yanopin
Nelle cassette della posta della Marca un "depliant istituzionale" suggerisce l'acquisto di un filtro domestico per l'acqua. A ben leggere, però, si tratta di comune pubblicità.

TREVISO - Comprereste un'automobile dalla Regione, intesa come istituzione «fatta da persone di fiducia», che avete scelto col vostro voto proprio perché fidate, oneste, competenti? Se la risposta è positiva, tanto più sarete pronti a portarvi in casa una macchinetta che promette di rendere più che pura l'acqua del rubinetto, di fare un caffè degno di don Raffaé e succhi di frutta che lasciami stare... Se poi è proprio la «REGIONE VENETO», scritta proprio così, a suggerire il depuratore tuttofare, attraverso «informazioni economiche ed ecologiche per tutti i cittadini» (si badi bene al termine cittadini), allora il gioco è fatto. E il depliant «istituzionale» recapitato nelle scorse settimane a tante cassette postali della provincia di Treviso meriterà una lettura più che attenta.

Capita così di sentire un gruppetto di anziani che, foglietto in mano, discutono della nuova funzione della Regione: un po' governo, un po' promotore di pignatte et simili. «No gavevo mai visto na roba del genere», dice uno dei conversatori. «Però l'acqua bona serve», aggiunge un altro. E via così, che il tempo pasa. Peccato che la Regione, con la minerale da rubinetto, non c'entri nulla, né c'entri coi super succhi e il caffè do Brasil. A spedire i volantini aveva pensato la trevigiana Acquamercato Tecnology, che compare nell'ultima pagina del pieghevole e invita a chiamare «senza impegno, per portare in famiglia... ecologia, risparmio e salute». La consulenza, promette Acquamercato, è per altro gratuita. E quella «REGIONE VENETO» che si rivolgeva a «tutti i cittadini»? Sopra la «scritta istituzionale», in caratteri micro che più micro non si può si legge «zona operativa». Ecco si trattava di mercato, area commerciale. Niente di istituzionale (e neppure di illegale, va precisato). Ma non era meglio dirlo subito e a chiare lettere? O almeno di corpo sufficiente, quelle lettere, per esser lette più che intraviste?

Mi raccomando ragazzi leggete sempre le frasi scritte in miniatura sia sui volantini, che su vari contratti eppure sulle varie mail che vi arrivano a casa, e ricordatevi che nessuno da' nulla per nulla!

yanopin

I dati da un'analisi del Sole 24ore su un paniere di 20 prodotti di prima necessità

A Treviso e Venezia per fare la spesa si spendono rispettivamente 3.853 e 3.832 euro l'anno, considerato un paniere di 20 prodotti alimentari di prima necessità e una famiglia media. È quanto emerge da un'analisi del Sole 24 ore realizzata sulla base dei dati dell’Osservatorio prezzi del Ministero dello Sviluppo Economico. Le due città venete si pongono così al quarto e sesto posto su una graduatoria di 57 città, guidata da Rimini che con 4.127 euro è la città più cara.

L’indagine, che prende in considerazione un paniere formato da prodotti di uso comune (tipo pane, latte, pasta, caffè, riso, uova e pomodori pelati), indica anche altre città venete: Padova è 28esima (3.568 euro), Belluno al 30esimo (3.564 euro), Vicenza al 35esimo (3.487 euro), Rovigo al 48esimo (3.239 euro).

Siamo messi "Bene" anche qua vedo! Accidenti!! Io però, che da buon "Omo de casa" faccio la spesa quasi tutte le settimane, non mi sembra che siano aumentati così tanto i prezzi. Ogni settimana riempio circa 3 sacchetti della spesa per un totale di circa 80 Euri. Un paio di anni fa avrei speso 95 Euri circa, dunque per me i prezzi un pò si sono abbassati. O inizio a prendere tanta roba in offerta e non me ne accorgo oppure il mio supermercato ha abbassato i prezzi!! Mah!!