Unknown

   A volte capita di imbattersi in pezzi di vita altrui, che danno un senso diverso, per un attimo, alla vita.
L'altro ieri mi capitano in negozio due tizi che parlano solo inglese e che cercano un'informazione, Lui alto magro lei ragazza asiatica dai lineamenti dolci. Erano a piedi, con due grossi zaini sulle spalle, e con un grosso cartello in mano con su scritto MILANO.
Be' gli do' l'informazione, ma gli dico (un po' parlando e un po' a gesti visto il mio inglese non proprio accademico) che per arrivare all'autostrada ci son da fare almeno 2 km, con un caldo infernale. E allora, visto che stavo chiudendo... mi offro di accompagnarli io. Non fino a Milano ovvio. Fino all'autostrada. ma quel tanto che basta per capirci qualcosa in più.

Erano partiti 4 settimane prima dalla scandinavia. In Aereo fino a Barcellona. E poi in autostop fino a Parigi. E da li in autostop fino a Venezia. E poi volevano tornare a casa, sempre in autostop, passando da Mialno. Eccellente. Ed alla mia domanda sul perchè in autostop... la risposta è stata banale e disarmante. Costa meno e permettere di conoscere un sacco di belle persone. Testuali parole.

Per un attimo mi son sentito incatenato all'Italia, io che quest'estate non faccio manco le vacanze normali, senza possibilità di scampo. Cavolo. Quanto avrei voluto dirgli Ok, vengo anche io con voi. Prendo le prime due cose che trovo in armadio e vado verso la libertà più assoluta, di idee e di pensieri, ma soprattutto la libertà che solo il non avere programmi o méte può dare.
Be' ripenso ancora al mio primo viaggio. 18 anni appena compiuti. Palma de Maiorca. Organizzai il viaggio senza tanti preamboli, avevo avuto il soggiorno gratuito per due grazie ad un premio e nessuno dei miei amici aveva avuto il permesso di venire con me. E così partii da solo, all'avventura. Be' è stato uno dei viaggi che ricordo ancora con maggior piacere. Conobbi un paio di ragazzi di Castelfranco che alloggiavano nel mio stesso residence e con loro passai tutta la mia vacanza. Due amici in più e un divertimento incredibile, senza pensieri, crescente giorno per giorno.
Non sto a scendere nei dettagli, ma adesso a distanza di anni mi rendo conto che la sensazione di libertà che avevo all'epoca adesso è difficile da ritrovare. la vita ti travolge con eventi ineluttabili, che ti piegano al suo volere e in meno che si dica ti trovi a far parte di un ciclo produci-consuma-crepa che non te ne rendi manco conto. Tristezza.
 E purtroppo ti rendi conto che se non sei nato figlio di ricchi la libertà la dovresti conquistare a caro prezzo. La dovresti, perchè non è detto che ci riesci, anzi. Purtroppo molta gente vive senza vivere. Forse io compreso.
Il problema è che è facile parlare e fare buoni propositi... ma poi agire è un'altra cosa. E voi? come vivete?
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